IL SAPPOSHI WANG JI ED IL KATA WANSHU/ENPI

Articolo a cura di Emanuel Giordano


Fonte dell'immagine: "Research on Scholar Biography of Qing Dynasty", Yikai He, Shanghai Ancient Books Publishing House, 2010, ISBN: 9787532557042

Questo è il ritratto del Sapposhi 汪楫 Wang Ji (1636-1689), di cui parlo nell'articolo Rapporti tra Impero cinese e Regno delle Ryukyu (Okinawa) parte 3. Secondo il folklore locale sarebbe colui che ha insegnato agli okinawensi il kata Wanshu/Wansu ワンシュー /  ワンス, a volte scritto in kanji 腕秀 (noto in Giappone come Enpi), tant'é che in alcuni casi vengono addirittura usati i kanji 汪楫. Questa notizia è riportata da diversi studiosi, tra cui Sakagami Ryusho (in Karate-do Kata Taikan. 1978), tuttavia sembrerebbe essere una sorta di errato revisionismo storico, atto a collegare un personaggio di spicco con un kata (cosa che potrebbe esser avvenuta anche con il kata Kusanku). Difatti sembra che il nome di questa forma, come quello di molti kata, non fosse scritto in kanji, ma bensì solo con la trascrizione in katakana (ワンシュー /  ワンス). Un esempio ci è dato dai libri pubblicati dai maestri prima della seconda GM, tra cui Funakoshi, il quale riporta solo questa trascrizione. 

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Gima Shinkin (1896-1989), autore del libro "Taidan – Kindai Karate-do no Rekishi wo Kataru" (1986), nonché allievo di Itosu, Yabu e Funakoshi, scrisse invece che il kata potrebbe esser stato creato/importato da Go Kenki e To Daiki, sebbene anche questa tesi cozzi con altre prove storiche. Il ricercatore Andres Quast fornisce invece una spiegazione che potrebbe esser plausibile: la trascrizione fonetica del termine 王子 Oji , che si potrebbe tradurre come "principe", è riportata nel Tsuko Ichiran (Sondaggio sulle relazioni estere. 1853), e viene scritta ワンス Wansu. Di conseguenza il nome di questo kata potrebbe semplicemente significare "principe", sebbene anche qui sorga un problema... Difatti questo non è considerato un kata tipico di Shuri, dove viveva la famiglia reale, bensì dell'area di Tomari.

Per concludere, credo ci siano diversi elementi che possano sfatare il collegamento tra questo sapposhi ed il kata Wansu. Anche consultando la lettera (字) ed il numero (di questo personaggio storico, che sarebbero i "soprannomi" usati in Cina per rivolgersi a persone importanti e/o più anziane, e che sono rispettivamente 舟次 Zhouci e 悔齋 Huizhai, essi non corrispondono alla pronuncia Wansu, né se letti in cinese, né in giapponese.  

Per maggiori informazioni potete leggere:
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)