FUKYUKATA: UN PROGETTO PARZIALMENTE NAUFRAGATO
Articolo a cura di Manuel Vignola
La serie dei Fukyu kata o Fukyu gata (“kata di base”) è nota nel Goju ryu come Gekisai (“distruggere”) ed è un prodotto recente, frutto del lavoro di due grandi Maestri e amici, espressione delle correnti Shorin e Shorei: Shoshin Nagamine e Chojun Miyagi.
Shoshin Nagamine e Chojun Miyagi
Questa serie di due kata è il risultato del forte interesse che le autorità giapponesi nutrivano nei confronti dell’arte marziale del karate dopo il successo che stava avendo in Giappone ad opera dei Maestri di Okinawa emigrati li. Come già spiegato in altro articolo, dopo l’introduzione del karate in alcune scuole di Okinawa ad opera sopratutto di Anko Itosu a inizio 1900, nel 1936 una riunione dei maggiori esponenti dell’arte si riunirono e presero una serie di decisioni per adeguare la pratica del karate ad Okinawa al grande risalto che stava avendo in territorio giapponese; una di queste decisioni riguardava l’introduzione ufficiale nel sistema scolastico okinawense del karate, come addestramento fisico e morale in ottica pre-militare dato il clima del periodo. Itosu era giunto a formulare una serie di kata utili anche a questo scopo (anche se non si possono definire solo come kata per ragazzi come già spiegato in altri articoli), i cosiddetti Pinan, tuttavia queste forme erano espressione di una sola linea, lo Shorin-ryu, mentre l’intendimento era arrivare a una sorta di unificazione delle due correnti formulando una serie di kata così da creare una base comune, preservando comunque i kata ortodossi, per facilitarne lo sviluppo al grande pubblico così come era successo col Kendo e il Judo.
Un primo tentativo di dare attuazione a questo punto ci fu già nel 1937 con una speciale commissione di Maestri che a quanto ci risulta formularono una serie di dodici kihon kata, che tuttavia non furono mai attuati. Nel 1940 invece abbiamo il primo tentativo “ufficiale” ossia coordinato direttamente dalle autorità giapponesi, anzi dalla massima autorità, il Prefetto di Okinawa, Gen. Hayakawa, grande appassionato di arti marziali. Hayakawa riunì un gruppo di Maestri (Karate Do Senmon Kenkyukai) per stabilire uno sviluppo coordinato e intelligente del Karate sulla falsariga appunto del Kendo, che recentemente aveva operato una trasformazione simile con l’introduzione di kata nazionali che potessero fungere da base comune per gli innumerevoli stili presenti; per dare appunto quest’impronta il Presidente di questo comitato fu Shochoku Ishihara, uno dei massimi esperti di Kendo di Okinawa, poi vi troviamo Chojun Miyagi, che in precedenza si era espresso più favorevolmente di altri verso questo indirizzo, con alcuni dei suoi studenti (Kamiya, Shinzato, Miyasato), Anbun Tokuda (allievo di Itosu) e Kinjo Kensei (allievo di Chibana), Kyan Shinei (noto esperto di Kobudo), e un giovane Shoshin Nagamine (considerato uno dei Maestri che più furono influenzati dalla corrente del Tomari-te e fondatore del Matsubayashi-ryu).
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Il lavoro ricadde su Nagamine e Miyagi, i quali crearono (non si sa se collaborando o ognuno per se) due kata espressione delle due correnti: fukyukata ichi e ni. Nel giugno del 1941 il kata di Nagamine fu approvato dal comitato e dopo poco tempo anche Miyagi presentò il suo lavoro. Osservando i due kata, vediamo chiaramente che ambo i lavori riuniscono rispettivamente le caratteristiche base delle due correnti, troviamo infatti nel lavoro di Miyagi tecniche, strategie e posizioni che a un praticante di Shorin-ryu non risultano familiari, e viceversa.
Riguardo al lavoro di Miyagi non si sa con certezza se sia stato eseguito in vista di ciò che ha richiesto la commissione come Nagamine o se ci stesse già lavorando da un certo tempo o se addirittura avesse già predisposto una sorta di esercizio e dopo la riunione della commissione si sia limitato a perfezionarlo. E’ opportuno citare la teoria del noto ricercatore Patrick McCarthy sul kata di Miyagi: nel suo sistema è presente infatti un kata che egli stesso ha denominato Chokyu (pronunce alternative dei caratteri Naga e Miya ossia le iniziali dei due Maestri Nagamine e Miyagi in loro onore), frutto dei suoi studi in Cina. McCarthy avrebbe imparato infatti un esercizio a due legato al qinna (tuidi in okinawense) derivante dal Kung fu del Pugno del Monaco, che contiene pressappoco le tecniche che ritroviamo nel fukyu kata ni. Poiché Miyagi intorno al 1936 compì un viaggio in Cina e studiò con il monaco Miao Xin (Kung fu del Pugno del Monaco o dell’Arhat) all’Associazione Chin Wu, McCarthy sostiene che questo esercizio potrebbe avergli fornito la base per creare il suo kata nel 1941 (anche perché secondo alcune fonti Miyagi insegnava anche un esercizio a coppie correlato appunto).
Tuttavia con lo scoppio della II° Guerra Mondiale il progetto non venne attuato in pieno; i due kata costituiscono ancora i kata introduttivi in alcune scuole Shorin-ryu data la grande influenza di Nagamine come Maestro nel panorama okinawense (es. nello Shidokan Shorin-ryu di Miyahira, grossomodo in tutte le linee i kata sono uguali salvo minime variazioni es. angoli differenti), ma Miyagi nel suo Goju non importò il fukyukata ichi, bensì denominò con gekisai ichi il vecchio fukyukata ni e creò un gekisai ni, tecnicamente più avanzato; essendo naufragato il progetto di una serie di kata comuni, non gli serviva un kata che fosse espressione delle tecniche Shorin-ryu, secondo il suo parere.
Con il tempo vari rami di ambo le correnti avrebbero creato propri fukyukata o gekisai aggiuntivi per le proprie scuole o esercizi a coppie tratti dalla forma come ulteriori kata per principianti (es. Ansei Ueshiro grande amico di Nagamine negli anni '60 codificò un terzo fukyukata che non venne adottato, Shugoro Nakazato sviluppò ulteriori versioni Shorin-ryu, Seikichi Toguchi altre versioni Goju-ryu, ecc). Spesso, dato che fukyukata significa “kata basilare”, si considera come un ulteriore fukyukata della scuola Uechi-ryu il Kanshiwa di Kanei Uechi, pertanto lo si può ritrovare citato come terzo fukyukata rappresentativo della scuola (anche se sarebbe in lavorazione ad Okinawa un vero e proprio fukykata rappresentativo “ufficiale”). Pur non essendo pienamente riuscito il progetto originario, a tutt’oggi i fukyukata rappresentano dei buoni esercizi prima di affacciarsi agli altri kata e per affinare le basi, nonché il lavoro di due famosi Maestri e amici che vanno preservati, se non altro in loro onore.
Per maggiori informazioni potete leggere:
"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)
"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri" (clicca qui)
"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)