Ci sono un gran numero di siti internet, pubblicazioni, articoli che trattano la vita di Gichin Funakoshi, considerato il “Padre del Karate”, alcuni scritti da lui stesso in persona, tuttavia la figura di questo Maestro è molto più articolata e sfaccettata di quanto possa sembrare a prima vista. Questo sarà il primo di una serie di articoli che approfondiranno la sua vita, il suo pensiero ed il suo modo di praticare il Karate di Okinawa.
Gichin Funakoshi (Gijin Yo il nome in cinese, Umikami il nome con cui era conosciuto da giovane) è nato il 10 novembre 1868 (stesso anno della Rivoluzione Meiji, il periodo in cui il Giappone iniziò un processo di adattamento alla modernità) nel villaggio di Yamakawa-cho, a Shuri (Okinawa). La sua famiglia (originariamente il cognome era Tominakoshi del clan Yo di Tomari) apparteneva alla classe sociale degli shizoku (funzionari di basso-medio rango del Regno delle Ryukyu) e dalle sue stesse parole sappiamo che il nonno Gifuku, grazie alla sua conoscenza delle opere di Confucio, era stato chiamato ad istruire la figlia del segretario del sovrano, Kikoe Okimi, e come ricompensa ricevette una certa somma di denaro e una casa nei pressi del castello di Shuri, ma quando nacque Gichin il patrimonio familiare era stato dilapidato dal padre Gisu (un servitore degli Yamada di Tomari), grande bevitore di alcolici, per cui la famiglia versava in stato di povertà.
Figlio unico nato prematuro, debole e dalla salute cagionevole, fu trattato con tutte le cautele possibili dai nonni, soprattutto da quelli materni con cui fu inviato a vivere e dove ricevette la prima istruzione nei classici cinesi confuciani, com’era prassi per i giovani della sua classe sociale. Nella sua autobiografia lo stesso Gichin ci dice che all’età di 11 anni circa, grazie alla profonda amicizia con un suo compagno di scuola, divenne allievo del padre di costui, il grande esperto di Tode Anko Asato, un nobile ai vertici dell’amministrazione statale del Regno delle Ryukyu, esperto non solo nel Karate ma soprattutto nel kenjutsu oltre ad altre discipline marziali (molto più strana appare la storia narrata da Richard Kim, il quale sostiene nel suo libro che Gichin iniziò la pratica spinto sempre dai nonni e dal suo medico Tokashiki che gli prescrisse, oltre all’uso di erbe per irrobustire il corpo, anche la pratica dell’arte marziale con il noto esperto Anko Itosu). Funakoshi sotto la guida di Asato (che ebbe un buon merito anche per la sua istruzione accademica) iniziò un addestramento in gran segreto, spesso al calar del sole poiché a quel tempo il Karate era insegnato solo sotto vincolo di segretezza, con la promessa che Funakoshi avrebbe trasmesso queste conoscenze al figlio di Asato, poiché non era opportuno che un Maestro insegnasse al proprio figlio; col tempo iniziò ad allenarsi anche con il grande amico di Asato, l’altrettanto famoso Anko Itosu e talvolta i due lo addestravano insieme, e costoro furono i principali Maestri che seguì. Ora, sebbene Funakoshi riporti nelle sue opere che Asato ebbe un grandissimo influsso su di lui (a livello di modi, di filosofia di vita, a livello marziale ma anche per la sua cultura e difatti Funakoshi stesso apprezzava la poesia e ne comporrà diverse sotto lo pseudonimo di Shoto ossia “fruscio nei pini” giacché amava passeggiare nelle pinete), non è chiaro per quanto tempo lo abbia frequentato; sappiamo infatti che nel 1879, ossia dopo poco tempo, Asato si trasferì in Giappone al seguito del Re Sho Tai, dopo l’incorporamento del Regno delle Ryukyu all’Impero Giapponese, facendo ritorno presumibilmente intorno al 1892 secondo alcune fonti, e sappiamo che la sua morte si colloca intorno al 1906, per cui Funakoshi potrebbe aver iniziato il suo allenamento con Asato, per poi passare ad Itosu, e aver ripreso a frequentare Asato al ritorno fino alla sua morte. Una delle frasi celebri che Funakoshi attribuisce ad Asato è la ormai celeberrima “considera mani e piedi dell’avversario come spade e non farti toccare”, che compare anche nei suoi nijukun (20 regole di pratica pubblicate in “Karate do Taikan” di Genwa Nakasone), chiaramente influenzata dalla filosofia a sua volta del suo Maestro Matsumura e dalla sua esperienza nell’arte della spada. Dai suoi libri sappiamo che anche Itosu influì molto sulla sua persona, non solo a livello marziale ma anche a livello morale e filosofico (Itosu insegnava a limitare il più possibile le occasioni di conflitto, e infatti, da quel che sappiamo, Funakoshi era considerato una persona responsabile e accomodante, tanto che spesso veniva incaricato di mettere pace tra varie fazioni discordanti sia in occasione del famigerato tiro alla fune, in cui spesso scoppiavano tafferugli, sia in caso di diatribe tra privati), e ne divenne uno dei suoi allievi esperti.
Non furono solo loro i suoi Maestri. Nella sua autobiografia ci dice che ambedue (soprattutto Asato, che possedeva dettagliate informazioni sugli altri esperti dell’isola) lo presentarono ai loro amici invitandolo a imparare il più possibile anche da loro, e nel suo libro ne cita alcuni: Kiyuna, un ormai anziano Matsumura, Toono e Niigaki. Ora, Kiyuna Peichin (1845-1920) è un personaggio poco conosciuto, una guardia del cimitero reale (come il giovane Itosu) di Shuri, allievo di Sokon Matsumura, grande amico di Itosu e famoso per la forza del suo pugno che allenava assiduamente con makiwara non convenzionali (dato che li distruggeva tutti) e con mani tanto forti da strappare la corteccia degli alberi, il suo kata preferito era il Passai (la su interpretazione è detta Kiyuna Passai) che dimostrò in più di un’occasione (alcune voci attribuiscono a lui un notevole influsso sul Seisan di Funakoshi). Matsumura è il famoso Sokon (detto Bushi Matsumura per la sua abilità, 1809-1901), il Maestro principale di Asato e di Itosu e guardia del corpo del re di Okinawa, colui che per primo iniziò a sistematizzare il vecchio Shuri-te e a insegnarlo alla generazione di Maestri che lo avrebbe reso famoso. Niigaki (nome giapponese) si riferisce al noto Seisho Aragaki (1840-1918), famoso non per aver lasciato una scuola dietro di se bensì per aver lasciato una serie di kata famosi al giorno d’oggi (es. Niseishi, Unshu, Sochin, ecc), e per aver allenato personalità del calibro di Kanryo Higaonna, Kenwa Mabuni ecc; un altro suoi allievo, Tsuyoshi Chitose, confermò che all’epoca erano in pochi a studiare con lui, tra cui Funakoshi appunto. Molto si è speculato sul terzo nome, Toono (in giapponese), tuttavia se si pensa che Juhatsu Kyoda, uno dei principali allievi di Kanryo Higaonna, chiamò in onore del suo Maestro la sua scuola Toon-ryu, abbiamo un indizio in più: potrebbe essere Kanryo Higaonna (1853-1917), principale esponente del Naha-te divenuto famoso per essere stato il Maestro principale di Chojun Miyagi, fondatore del Goju-ryu (nonché grande amico di Itosu), ma se andiamo a vedere cosa ci dice Funakoshi stesso nella sua autobiografia, ossia che costui era un rinomato intellettuale, ecco che si affaccia un’altra ipotesi, ossia Kanyu Higaonna (1849-1922), conosciuto come l’”Higaonna dell’Est”, personaggio semisconosciuto e parente del più famoso Kanryo, il quale praticava a sua volta il vecchio Naha-te. In aggiunta, Funakoshi avrebbe studiato anche con Kodatsu Iha (1873-1928) del lignaggio di Tomari (notizia riportata da George Alexander e Hiroshi Kinjo), allievo di Kosaku Matsumora, da cui avrebbe appreso il kata Seisan (che avrebbe dimostrato pubblicamente in diverse occasioni) e Wanshu anche se un altro candidato sarebbe Seyu Nakasone secondo alcune fonti (Hitoshi Uehara, nipote di Nakasone stesso, riporta infatti in un articolo che il giovane Funakoshi mentre insegnava a Tomari avrebbe chiesto lezioni a suo zio). Sappiamo anche che per tre mesi intorno al 1890 Funakoshi avrebbe studiato anche con Kojo Taitei che gli avrebbe trasmesso il kata Pechurin (Ryozo Fujiwara e Akio Kinjo) ed era anche, come molti altri praticanti di Okinawa, un appassionato di Tegumi, la lotta okinawense.
Tornando alla vita di Funakoshi, sappiamo che il suo intento originario era intraprendere gli studi medici in una scuola di Tokyo e sappiamo che superò anche gli esami e addirittura falsificò la sua data di nascita dal 1868 al 1870 (era necessario essere nati dopo quell’anno per esservi ammessi), tuttavia non vi entrò per un motivo molto particolare: uno dei punti del rinnovamento Meiji era il taglio del nodo di capelli caratteristico della classe guerriera (che in futuro venne comunque abolito costringendolo comunque ad adeguarsi), e per essere ammessi a questo istituto di istruzione era un requisito basilare, tuttavia la sua famiglia, fortemente tradizionalista, gli impedì di adeguarsi e perciò dovette fare uso della formazione ricevuta nei classici cinesi per dedicarsi alla carriera di insegnante che coltivò per 30 anni.
Entrato come assistente maestro di scuola elementare e sposatosi con Gozei in tarda età per l’epoca a causa le difficoltà economiche della famiglia (avranno in tutto sei figli tra maschi e femmine, Giei, Tsuru, Giyu, Uto, Gigo e Giketsu), col tempo passò gli esami per essere abilitato all’insegnamento di tutti i gradi del sistema scolastico aiutando anche sotto mentite spoglie la moglie nei campi (non era dignitoso che un maestro lavorasse la terra), e sappiamo che lavorò sempre tra Shuri, Naha e Tomari, cosa che gli permise di studiare sempre il Karate sotto i suoi Maestri, rifiutando addirittura promozioni che lo avrebbero allontanato in altre isole dell’arcipelago e iniziando anche ad istruire alcuni giovani insegnando Karate nel cortile di casa sua; il vento stava cambiando e il velo di segretezza che ricopriva quest’arte marziale col tempo aveva cominciato ad attenuarsi.
Nel 1901 il gruppo di allievi di Itosu (con Yabu e Hanashiro in primis ma anche Funakoshi che era allievo avanzato e insegnante) cominciò a lavorare per introdurre il Karate come elemento di educazione fisica nelle scuole dell’isola per formare buoni cittadini e buoni futuri soldati dato il clima militarista dell’epoca. Una dimostrazione fu organizzata appunto in quegli anni per la visita del commissario scolastico di Kagoshima, Shintaro Ogawa, il quale ne restò tanto impressionato da stilare un rapporto per il Ministero dell’Educazione; grazie a questo rapporto, le autorità giapponesi autorizzarono l’insegnamento dapprima alla scuola elementare di Shuri per estenderla poi al liceo e all’istituto per insegnanti, e di conseguenza molti giovani poterono accedere all’arte marziale già dalla scuola e i vecchi Maestri (tra cui anche Funakoshi) cominciarono a insegnare pubblicamente a piccoli gruppi e a fare dimostrazioni in giro per l’isola (nel 1906 lui ed altri Maestri diedero una dimostrazione per l’apertura del nuovo palazzo della Prefettura, nel 1911 eseguì il kata Seisan presso la scuola di Shuri, gli altri Maestri che si esibirono furono Kiyuna, Itosu stesso e Kentsu Yabu come sappiamo dal Memorandum di Antei Tokuda, nel 1916 Shoshin Nagamine ricorda un’esibizione dei ragazzi della scuola elementare di Tomari degli allievi di Funakoshi che eseguivano i kata Naihanchi e Pinan), si crearono i primi gruppi di studio sia a Shuri che a Tomari (Itosu e Asato facevano parte di ambedue).
Pochi anni dopo il futuro Ammiraglio Rokuro Yashiro fece assistere il suo equipaggio a una dimostrazione di Karate rimanendone grandemente impressionato e nel 1912 la I° Flotta della Marina Imperiale (Ammiraglio Dewa) si ancorò nella baia di Nakagusuku e alcuni membri dell’equipaggio furono alloggiati nell’ostello della scuola media per praticare con Funakoshi: a poco a poco la notizia della misteriosa arte marziale di Okinawa si stava diffondendo anche nella madrepatria grazie a questi due ufficiali della Marina, attirando l’attenzione soprattutto del Dai Nippon Butokukai, l’Associazione Giapponese che sovrintendeva allo sviluppo e alla diffusione delle arti marziali giapponesi. Nel contempo Funakoshi diventava direttore dell’Okinawa Shobukai (Associazione di Okinawa per lo Spirito delle Arti Marziali, fondata nel 1906). Un punto su cui è opportuno fare chiarezza è la sua partecipazione al famoso gruppo di studio del Karate Ryukyu Toudi Kenkyukai organizzato a casa di Kenwa Mabuni che riuniva un gran numero di Maestri delle varie tradizioni dell’isola e che nelle intenzioni dei partecipanti avrebbe dovuto portare a condividere tra i praticanti e a preservare gli insegnamenti degli ultimi “grandi Maestri”, ossia Itosu, Higaonna e Aragaki. Il gruppo di Shuri nasceva in modo informale nel 1918 in parallelo con un gruppo analogo a Naha (tuttavia grossomodo i partecipanti erano gli stessi) ma vennero uniti in un gruppo unico riorganizzato nel 1926 nell’Ryukyu Toudi Kenkyukai Kurabu, considerato il primo dojo propriamente detto di Karate della storia, gruppo che purtroppo si sciolse intorno al 1928 con la morte della figura di riferimento, ossia Choyu Motobu, e con la partenza di Mabuni per il Giappone (venne in seguito rimodulato nel Comitato prefettizio di Okinawa per il Karate). Sicuramente a quest’ultimo gruppo Funakoshi non può aver partecipato poiché si trovava già in Giappone da diversi anni, tuttavia sappiamo che partecipò al gruppo “informale” nato nel 1918: in un’intervista il figlio più anziano di Mabuni, Kenei, disse che tra coloro che frequentavano la casa del padre e che supportavano il gruppo vi era anche Gichin Funakoshi. Inoltre anche in futuro quando emigrò in Giappone, Funakoshi mantenne comunque i contatti con molti Maestri dell’isola che spesso gli fecero visita.
All’inizio degli anni’20 Funakoshi, a causa di una promozione che lo avrebbe spedito in una lontana isola abbandonando i suoi affetti e il Karate, diede le dimissioni da maestro, pur mantenendo un legame comunque con il mondo accademico fondando la Società di Sostegno degli Studenti di Okinawa (col supporto del capo della biblioteca prefettizia Shoko Makaina e il redattore capo dell’Okinawa Times Bakumonto Sueyoshi).
Il primo punto di svolta è il 5 maggio 1917 quando venne scelto per presentare il Karate con una piccola delegazione (tra cui anche Shinko Matayoshi per il Kobu-jutsu) al Butokuden a Kyoto, dietro richiesta della Direzione del Ministero dell’Educazione della Prefettura di Okinawa (molto probabilmente fecero pressioni alti funzionari del Ministero della Marina, molti membri erano artisti marziali e avevano già visto il Karate nel corso delle loro tappe di servizio ad Okinawa e vi si erano interessati); è la prima presentazione “ufficiale” del Karate in madrepatria (sul fatto che sia stato inviato proprio lui può dipendere dal fatto che era un educatore acculturato con una grande esperienza nel Karate e parlava correttamente il giapponese oltre che il dialetto okinawense). Il 6 marzo 1921 gli fu affidato l’onore di organizzare l’esibizione di Karate insieme a Kentsu Yabu (a cui partecipò anche Chojun Miyagi e Shinko Matayoshi) a cui avrebbe assistito nel Palazzo di Shuri il Principe Imperiale Hirohito in viaggio verso l’Europa (grazie all’interessamento del comandante della nave, l’okinawense Norikazu Kanna), il quale ne rimase molto impressionato; per Funakoshi fu un momento memorabile presentare il Karate al futuro Imperatore del Giappone, ma la vera svolta sarebbe giunta a breve!
Foto commemorativa dell’esibizione in onore del Principe Imperiale
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