PIONIERE O TRADITORE? COSA PENSAVANO DAVVERO I MAESTRI DI OKINAWA DEL LAVORO DI FUNAKOSHI?

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

Spesso si possono leggere su internet molte cose inesatte, le quali, purtroppo, finiscono per esser ripetute come un’eco da chi le legge. Il fenomeno di fake-news o bufale è uno degli aspetti della cosiddetta infodemia, la quale riguarda anche il mondo del Karate. Nonostante la ricerca storica abbia fatto passi da gigante, e nonostante abbia sfatato molti miti, si possono ancora leggere tante informazioni errate e luoghi comuni, basati sul nulla, ripetuti dai vari karateka attivi su internet. 
Un caso lampante è il fatto che Funakoshi sensei (nonché il suo lavoro di divulgazione) fosse mal visto dai suoi “colleghi” rimasti ad Okinawa. Nulla di più sbagliato, come vedremo più avanti. Pare che l’idea si basi su alcune frasi estrapolate dal loro contesto, e non dirette a Funakoshi sensei, quanto invece al modo di praticare di alcuni karateka del Giappone “continentale” non meglio identificati. Una di queste frasi proviene dal verbale dell’assemblea dei maestri di Karate, tenutasi nel 1936 ad Okinawa. L’assemblea fu aperta dal capo editore del Ryukyu Shimpo (quotidiano locale), Matayoshi Yasukazu, il quale disse la seguente frase: 
 
“[...]Recentemente il Karate è diventato popolare a Tokyo; comunque, sull’onda di questa popolarità, ci sono persone che pare lo pratichino nel modo sbagliato. Riteniamo che sia nostra responsabilità garantire che solo la tradizione ortodossa che incarna l’impegno scrupoloso di autentici maestri di Karate di Okinawa sia l’unica degna di essere tramandata.[…]”
 
Come si evince dal testo, Matayoshi non cita nessuno in particolare. All’epoca nel Giappone “continentale” erano attivi principalmente Funakoshi sensei, Mabuni sensei, Motobu sensei e Toyama sensei, più vari club e gruppi di studio universitari. 
Un’altra opinione spesso riportata è quella di Nagamine sensei. Nella seconda parte dell’articolo Taidan (25/09/1957, Okinawa Times) Nagamine scrive:
 
Così tanti dojo nel mainland, e ogni dojo dà dan a suo piacimento. È positivo che sia popolare, ma la maggior parte è tecnicamente scarsa. Da quando Gichin Funakoshi sensei si è trasferito a Tokyo nel 1922, il suo successo nel rendere popolare il Karate è enorme. Quel Karate si sta diffondendo dopo la guerra, ma il contenuto è insufficiente e sembra essere come uno show. Molti "tal dei tali Ryu" vengono creati nel mainland. Dopo tutto, non sono sicuro che sia un degno sviluppo del Karate-do.
 
Nuovamente è evidente che Nagamine sensei si riferisca più al proliferare incontrollato dei dojo e degli stili di Karate nel Giappone “continentale”, più che a Funakoshi sensei, sebbene sia chiaro che essi siano nati in conseguenza del suo lavoro di divulgazione. 
 
Vediamo invece ora l’opinione di un personaggio molto importante: Chibana Choshin sensei. Chibana sensei, fondatore ufficiale dello Shorin-ryu, fu anche il primo presidente della dell’Okinawa Karate-do Renmei 沖縄空手道連盟 (la federazione del Karate di Okinawa), nonché l’erede del Karate di Itosu Anko sensei, suo principale (ma non unico) maestro. Chibana sensei fu anche l’unico allievo di Itosu (tra quelli divenuti poi maestri di Karate) il cui Karate non fu “contaminato” dal Karate insegnato nell’ambiente scolastico. Egli infatti non studiò con Itosu sensei presso lo Shihan Gakko (istituto magistrale di Shuri, Okinawa), né insegnò il Karate come disciplina scolastica, come invece fecero Yabu sensei, Funakoshi sensei, Hanashiro sensei, Tokuda sensei, Gusukuma sensei, Toyama sensei, ecc, ecc. Il suo Karate, quindi, rimase immune da alcune semplificazioni che avvennero nel tempo. Un personaggio così, se si crede all’opinione secondo la quale Funakoshi sensei non era apprezzato dai colleghi di Okinawa, avrebbe dovuto quindi esser molto critico nei suoi confronti. Invece Chibana sensei citò Funakoshi sensei molto spesso nei suoi articoli, non parlandone mai male. Vediamo un esempio estratto dalla prima parte dell’articolo Karate-do (24/07/1953, Ryukyu Shimpo):
 
Il Karate-do, da quando è stato insegnato a Tokyo da Funakoshi Gichin e Motobu Choki, ha guadagnato molta credibilità, e si sta espandendo in tutto il Giappone. In futuro arriverà il suo momento [di gloria], oggi si sta già diffondendo sul suolo statunitense. Vederlo espandersi non solo in Giappone, ma in tutto il mondo, è una vera gioia per noi Karateka.
 
Le parole sopra riportate sono molto chiare e di semplice comprensione: Chibana sensei apprezzava il lavoro di divulgazione effettuato da Funakoshi sensei e Motobu sensei, nonostante anche lui criticò negativamente parte del Karate praticato in Giappone “continentale”. Difatti nell’articolo Taidan che ho già citato sopra, dopo l’affermazione di Nagamine sensei, Chibana sensei rispose: 
 
Il Karate [che si vede] nei video è come uno spettacolo acrobatico.”
 
Per ultimo vorrei citare un altro personaggio importante, Miyahira Katsuya sensei. Allievo di Chibana sensei, Motobu sensei e Tokuda sensei, Miyahira fu anche l’erede di Chibana sensei, il secondo presidente della Okinawa Shorin-ryu Karate-do Kyokai (il primo fu Chibana), il fondatore del dojo Shidokan Shorin-ryu, nonché il maestro del mio maestro, Maeshiro Morinobu sensei. Nell’articolo Shorin-ryu no ayumi to tokucho (1973, Ryukyu no bunka) egli scrisse:
 
“[…] D’altronde Funakoshi Gichin, il pioniere emerito della diffusione del Karate nella capitale [Tokyo], non aveva nemmeno lui dato un nome al proprio Karate, ma aveva solo dato un nome al proprio dojo: Shotokan. […]”
 
Tutti gli articoli citati sono disponibili in versione integrale, e tradotti in italiano, nel libro “Karate no buyuden – la storia eroica del Karatehttps://www.amazon.it/dp/B08TYJNYSP
 
É plausibile pensare che qualcuno possa aver mosso critiche negative al lavoro d’introduzione di Funakoshi sensei, ma dire che sia lui che i suoi sforzi furono pesantemente criticati dai suoi contemporanei rimasti ad Okinawa è semplicemente falso, come appena dimostrato.  É invece corretto affermare che molte critiche negative furono indirizzate al Karate giapponese, ed alla deriva che stava prendendo. Critiche che, talvolta, furono mosse anche dallo stesso Funakoshi.
 
Inoltre vorrei aggiungere che se qualcuno avesse prove contrarie a quanto affermato sopra, dovrebbe presentarle pubblicamente, per correttezza e trasparenza.
 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
 
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)