FUNAKOSHI: TEKKI, NAIHANCHI E SANCHIN-DACHI

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

Funakoshi sensei modificò, nel corso del tempo, il kata Naihanchi. Se confrontassimo, infatti, i kata presenti nei suoi vari libri, potremmo notare numerose differenze, in particolare legate alla posizione adottata. 
 
La prima pubblicazione di Funakoshi sensei dove compaiono i kata Naihanchi è Ryukyu Kenpo Karate (1922). In questo libro compaiono tutti e tre i kata, illustrati con numerosi disegni, ed accompagnati dalle relative didascalie. Prima di parlare di questi, però, vorrei far notare che tra le posizioni descritte ed illustrate nel capitolo 足の立方 (ashi no tachikata) non compare il naihanchi-dachi che troviamo, invece, nel libro del 1925. Al suo posto, diversamente, compare un’immagine che ricorda appieno, per forma e descrizione, un naihanchi-dachi Shorin-ryu, il cui nome, tuttavia, è 三進立 (sanshin-dachi, secondo il furigana che accompagna i kanji). La cosa è molto curiosa, poiché il disegno si trova, come già detto, nel posto in cui nel 1925 si troverà la foto del naihanchi-dachi, e anche poiché esiste una teoria, secondo la quale, Itosu sensei modificò la posizione del kata Naihanchi (ruotando maggiormente le punte dei piedi all’interno) a causa dell’influenza dal Naha-te studiato con Nagahama sensei, e di posizioni come il 三戦立 sanchin-dachi. Inoltre, la descrizione della posizione è molto simile a quella che compare nel libro del 1925. 
 
Ad ogni modo, giunti a pag 93 troviamo il ナイハンチ初段 (Naihanchi shodan), e nella descrizione compare il nome della posizione: ナイハンチ立. Il disegno è appena abbozzato ma, fortunatamente, in piccolo vi è anche il dettaglio della posizione dei piedi che, come già detto in altri articoli precedenti, non lascia spazio a dubbi: i piedi suono ruotati all’interno esattamente come nell’omonimo kata Shorin-ryu! Tuttavia, idisegni che rappresentano il maestro mentre esegue i kata Naihanchi nidan e Naihanchi sandan, ritraggono una posizione diversa, con i piedi rivolti all’esterno (quello che oggi è definito shiko-dachi), e chiamata da Funakoshi sensei 八字立 (hachiji-dachi, cioè posizione a forma del carattere 8). Anche qui, però, è doverosa una puntualizzazione! Difatti, tornando al capitolo sulle posizioni, troviamo  si una hachiji-dachi, ma è differente da quella ritratta in questo kata, poiché le gambe sono dritte e non piegate. Per spiegare tutto ciò, è necessario aprire una parentesi sul Karate di Okinawa. Per esperienza personale ho imparato che, a differenza di quando avviene nel Karate giapponese, nel Karate di Okinawa, diverse tecniche e posizioni, che però condividono tratti distintivi, hanno lo stesso nome. Nel Karate giapponese, invece, si tende a dare un nome differente ad ogni minima variazione. In questo caso, per Funakoshi, entrambe le posizioni assomigliano al kanji che identifica il numero 8, perciò possono esser entrambe definite hachiji-dachi. Una possibile spiegazione, invece, di quanto riscontrato con la posizione naihanchi-dachi sopra descritta, chiamata prima sanshin-dachi, poi naihanchi-dachi, ciò può esser dovuto alla stessa ragione. Difatti, talvolta una data tecnica o posizione può esser identificata anche con più nomi anche all’interno dello stesso dojo! Ne è un esempio la posizione ukiashi-dachi che, talvolta, è anche definita nekoashi-dachi (tranne che nelle scuole che praticano entrambe le posizioni, vedi Kyudokan Shorin-ryu e scuole derivate).
 
 
Nel libro Rentan goshin Karate-jutsu (1925) troviamo, come detto sopra, la fotografia e la descrizione della posizione ナイハンチ立 (naihanchi-dachi). Tuttavia è subito evidente una modifica alla stessa: i piedi sono quasi paralleli! Alcuni maestri, anche ad Okinawa, tendono ad assumere una posizione simile con il passare degli anni, a causa di una minore agilità del corpo. Può essere questa la motivazione della modifica fatta da Funakoshi, o si trattò di un vero e proprio cambiamento dovuto ad altre ragioni? Difficile da dirsi. A complicare il tutto, però, ci sono le foto del kata Naihanchi shodan! Sebbene la posizione venga sempre nominata ナイハンチ立 (naihanchi-dachi), essa ha i piedi rivolti all’esterno, tranne che nell'ultima foto, dove sono paralleli. La stessa posizione compare anche nelle foto del Naihanchi nidan e Naihanchi sandan dove, tuttavia, viene chiamata nella stessa maniera del 1922: 八字立 (hachiji-dachi). Una possibile spiegazione può esser data dal fatto che il libro del 1925 condivide molto del testo originale del libro del 1922, il che, tuttavia, ha causato delle imprecisioni.
 
Il vero taglio con il passato, però, avviene nel 1935 con la pubblicazione di Karate-do kyohan, dove la posizione è chiamata  騎馬立 (kiba-dachi), ed assomiglia quasi del tutto al nostro shiko-dachi. Molto più ampia della posizione del 1935, la posizione compare sia nel kata Heian/Pinan sandan, sia nei kata 騎馬立初段 (Kibadachi shodan, noto in precedenza come  ナイハンチ初段 Naihanchi shodan), Kibadachi nidan (Naihanchi nidan), Kibadachi sandan (Naihanchi sandan), Jitte e Jion. Inoltre, nella ristampa del 1941, il nome del kata viene cambiato da Kibadachi a 鉄騎 (Tekki).
 
Infine c’é il libro del 1943: Karate nyumon. In questo libro compaiono molte foto di Funakoshi Yoshitaka (Gigo), tra cui quella relativa alla posizione 騎馬立 (kiba-dachi), ancora più ampia e bassa rispetto a quella del 1935, nonché con i piedi, ormai, quasi del tutto paralleli. 
 
 
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