24.05.2022 15:09
Articolo a cura di Emanuel Giordano
“Kyan ha studiato con Oyadomari di Tomari. Mentre Kyan si allenava spesso con noi, imparai a conoscerlo abbastanza bene. Durante quelle enbukai [esibizioni pubbliche di arti marziali] spesso eseguiva kata come Chinto, Passai e la sua versione di Kusanku. Era un grande esperto. I kata Chinto e Passai di Kyan erano considerati unici. Aveva sviluppato la sua interpretazione di queste forme sulla base della sua vasta conoscenza dei vecchi metodi del Karate di Okinawa. Kyan insegnò queste forme a Taro Shimabukuro che a sua volta le insegnò a Seitoku Ishikawa.”
Tratto da: Una leggenda vivente di Okinawa: Choshin Chibana dello Shorin-ryu Karate-do, 10 ottobre del 1966 (Testo completo in italiano disponibile qui).
Queste sono le parole di Chibana Choshin sensei relative a Kyan Chotoku sensei. Come vedremo a breve, si tratta di un’importante testimonianza di come Kyan sensei modificò e personalizzò il kata Passai (oltre al Chinto), creandone la sua versione personale, o meglio, le sue tre versioni, come vedremo a breve.
Prima di cominciare è utile ricordare che le versioni di Tomari del kata Passai derivano principalmente da Oyadomari sensei (che lo tramandò sia a Kyan Chotoku sensei, sia ai propri nipoti, i quali la tramandarono a Oshiro Chojo sensei), e da Matsumora sensei (tramandata a Iha Kotatsu sensei).
Iniziamo la nostra analisi dicendo che delle tre versioni, una è praticamente scomparsa da Okinawa, una è molto rara, mentre la terza è la più diffusa. Per maggior chiarezza le chiamerò versioni 1, 2 e 3. Inizierò da quest’ultima, inquanto è la più diffusa.
VERSIONE 3
É la versione praticata nelle scuole Seibukan Shorin-ryu (Shimabukuro Zenryo) e Shorinji-ryu (Nakazato Joen). Queste due varianti, talvolta definite “semplicisticamente” Tomari Passai, in realtà, dovrebbero chiamarsi Kyan no Passai, inquanto derivanti al 100% da questo maestro, sebbene siano poi state personalizzate dalle rispettive scuole. Ricordiamo che il Kyan no Passai è una personalizzazione dell’Oyadomari no Passai.
Questa prima versione (Seibukan Shorin-ryu e Shorinji-ryu) si distingue dalle altre due che esamineremo per la presenza di alcune tecniche. Innanzitutto, il kata non comincia con la solita tecnica che caratterizza i kata Passai (nella foto sotto rappresentata da Chibana), bensì comincia con un morote-uke. Questa particolare tecnica iniziale è già stata incontrata quando abbiamo esaminato il
Passai di Miyagi Hisateru, cioè una versione scolastica insegnata allo Shihan Gakko (istituto per insegnanti). Altra peculiarità è la presenza della tecnica kake-uke / saguri-te, eseguita avanzando per tre volte. Questo è un elemento comune con alcuni altri Passai, come il Motobu Udun no Passai, il Tachimura no Passai, l’Hanashiro no Passai Sho, ecc.
Una caratteristica in comune tra la versione 3 e la 1 è la presenza del nuki-te eseguito con il braccio disteso, sebbene la tecnica sia stata leggermente modificata nella scuola Shorinji-ryu. Come infatti emerge dal confronto tecnico (che completeremo con il prossimo articolo), è molto probabile che il nuki-te rovesciato con il dorso verso l’alto sia una modifica del nuki-te che si trova nella versione della Seibukan Shorin-ryu e nella versione 1 (nella foto sotto rappresentata da Kudaka/Hisataka).
(CONTINUA)
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden 2 - la storia eroica del Karate, parte seconda" (clicca qui)
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)
"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)
"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri" (clicca qui)
"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)