IL MONTE TORAO, LUOGO DOVE FUNAKOSHI PASSEGGIAVA SENTENDO IL FRUSCIO NELLA PINETA, DOVE SI TROVA?
Articolo a cura di Emanuel Giordano
< La parola "shoto" in giapponese significa letteralmente "onde di pino", e così non ha un grande significato arcano, ma vorrei dire perchè la scelsi. La città fortificata di Shuri dove sono nato è circondata da colline con foreste di pini delle Ryukyu e vegetazione subtropicale, fra cui il monte Torao (虎尾山), che apparteneva al Barone Chosuke Ie ( il quale, di fatto, divenne uno dei miei primi mecenati a Tokyo). La parola "Torao" significa "coda di tigre" ed era particolarmente appropriata poichè la montagna era molto stretta e così foltamente boscosa che, vista da lontano, sembrava piuttosto la coda di una tigre. Quando avevo tempo, solevo passeggiare sul monte Torao, talvolta di notte quando la luna era piena o quando il cielo era così limpido che si stava sotto una volta di stelle. A quei tempi, se accadeva che ci fosse anche un po' di vento, si poteva udire lo stormire dei pini e sentire il profondo, impenetrabile mistero che si trova all'origine di tutta la vita. Per me il mormorio era una specie di musica celestiale. Poeti di tutto il mondo hanno cantato le loro canzoni sul mistero che si trova nei boschi e nelle foreste, ed io ero attratto dalla seducente solitudine di cui essi sono un simbolo. Forse il mio amore per la montagna era intensificato poichè io ero stato figlio unico e fragile fanciullo, ma penso che sarebbe stato esagerato definirmi un "solitario". Tuttavia, dopo un'intensa seduta di pratica di karate, volevo solo uscire e passeggiare in solitudine. >
C'è solo un problema: ad Okinawa non esistono montagne, ma al massimo c'è qualche collinetta (oka, kanji: 丘). Purtroppo il suffisso -yama (kanji 山), il quale viene tradotto come "montagna", ad Okinawa viene spesso utilizzato per descrivere dei lievi pendii, come l'ormai famosa Matsuyama 松山 (letteralmente: montagna dei pini).
Purtroppo la cementificazione selvaggia di Okinawa, la quale ha avuto inizio durante il secondo dopoguerra (e che sembra continuare tutt'ora), ha seppellito molti paesaggi idilliaci sotto tonnellate di asfalto, cemento e mattoni, unendo le tre città (Naha, Tomari e Shuri) ed i vari villaggi nell'attuale città di Naha, senza avere alcuna pietà per la natura. Questa collina non è stata risparmiata, ed è stata trasformata in un area residenziale. Ad oggi solo la cima del colle è rimasta "scoperta", poiché nel 1982 è stato istituito il suddetto Torase park.
Dubito fortemente che ad oggi sia ancora udibile quel fruscio nella pineta, poiché sovrastato ormai dai suoni della moderna città.
Per maggiori informazioni potete leggere:
"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)
"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri" (clicca qui)
"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)