L’EVOLUZIONE DEL NAIHANCHI DI YABU, E I NAMIGAESHI NEI PASSI

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

Leggendo un articolo pubblicato di recente da Motobu Naoki, ho deciso di dedicare tempo a cercare di ricostruire tutti i cambiamenti effettuati, nel tempo, al kata Naihanchi di Yabu sensei. Quando si parla del Karate di Yabu sensei, ovviamente, si parla del Karate che insegnò presso lo Shihan Gakko, dapprima sotto la guida di Itosu sensei, poi come maestro di riferimento. É utile ricordare che l’importanza di Yabu sensei nell’ambiente del Karate scolastico era solamente seconda a quella di Itosu sensei, ponendo tutti gli altri, Funakoshi sensei incluso, su di un livello gerarchico più basso, come testimoniato da uno dei suoi allievi, Miyagi Hisateru, il quale collaborò e si allenò anche con Funakoshi sensei dopo esser emigrato in Giappone “continentale”. L’argomento è stato trattato nel dettagli in diversi articoli pubblicati in passato.
 
LE FONTI 
Le fonti prese in considerazione per questa ricerca sono:
 
-Video degli studenti di Yabiku Motoku (https://youtu.be/l9l2dowyMmk). Il video fu registrato in Brasile nel 1951, mentre Yabiku sensei studiò presso lo Shihan Gakko dal 1905 al 1910 (Itosu sensei iniziò ad insegnare Karate presso questa scuola nel 1906).
 
-Okugi hijutsu Karate-do, libro pubblicato da Toyama Kanken sensei nel 1956. Toyama sensei studiò presso lo Shihan Gakko dal 1906 al 1911.
 
-Karate-do, libro pubblicato da Miyagi Hisateru nel 1953 (la versione esaminata è la ristampa del 1955). Miyagi Hisateru studiò presso lo Shihan Gakko dal 1911 al 1916.
 
-Informazioni fornite da Gima Shinkin sensei, riportate nell’articolo citato all’inizio di questa ricerca. Gima Shinkin sensei studiò presso lo Shihan Gakko dal 1912 (quindi, teoricamente, fino al 1917).
 
-Ryukyu Kenpo Karate (1922) e Rentan Goshin Karate Jutsu (1925), scritti da Funakoshi Gichin sensei.
 
-Video Naihanchi di Funakoshi, registrato nel 1935 circa (https://youtu.be/4P3R5yUvcLY).
 
-Scuola Bunbukan, interrogata in merito al Naihanchi di Gusukuma Shinpan sensei.
 
-Foto degli allievi di Yabu sensei che eseguono Naihanchi, datata 1932.
 
ESAME DELLE FONTI
-Il video degli allievi di Yabiku sensei mostra inequivocabilmente l’utilizzo della posizione shiko-dachi, nonché un passo incrociato realizzato accavallando il primo piede sul secondo, e poi sollevando di molto quest’ultimo eseguendo un namigaeshi.
 
-Il libro di Toyama sensei mostra chiaramente l’uso della posizione shiko-dachi.
 
-Il libro di Miyagi mostra e descrive due posizioni, una antecedente la descrizione di ciò che sembra un esercizio propedeutico, ed una nell’esecuzione del kata stesso. La prima posizione è il naihanchi-dachi di Itosu, mentre la seconda è il naihanchi-dachi con i piedi quasi paralleli. La distanza tra i piedi è quella di una tibia, e nel passo incrociato i piedi vanno usati esattamente come mostrato nel video degli allievi di Yabiku, e cioè eseguendo un namigaeshi.
 
-Gima descrive una posizione identica a quella usata da Miyagi nell’esecuzione del kata, tuttavia la distanza tra i piedi viene descritta come di una tibia più un pugno, esattamente come si usa nella maggior parte delle scuole Shorin-ryu.
 
-Funakoshi descrive e mostra la posizione naihanchi-dachi di Itosu nel libro del 1922, ma nello stesso libro compare anche la posizione shiko-dachi, utilizzata però per i kata Naihanchi nidan e sandan. Nel libro del 1925, invece, l’autore descrive il naihanchi-dachi quasi come nel 1922, ma la foto mostra una posizione con i piedi paralleli. Tuttavia, nella sequenza fotografica dei kata Naihanchi shodan, nidan e sandan, la posizione utilizzata è uno shiko-dachi, sebbene non ampio come quello che compare poi nel libro del 1935. 
 
-Nel video di Funakoshi, registrato intorno all’anno 1935, il maestro esegue i tre kata utilizzando un ampio shiko-dachi ed un passo simile (ma più semplice) a quello del video di Yabiku e del libro di Miyagi.
 
-Secondo quanto riferito da Nakamoto Mamoru a Manuel Vignola, il kata Naihanchi di Gusukuma Shinpan viene eseguito con una posizione con i piedi “paralleli”. Anche Gusukuma studiò e lavorò a scuola sotto la guida di Yabu sensei.
 
-La foto degli allievi di Yabu, che secondo quanto riferito dal nipote di quest’ultimo a Motobu Naoki risalirebbe al 1932, mostra chiaramente uno shiko-dachi molto ampio, come quello presente nel libro di Funakoshi del 1935, e in quello di Toyama del 1956.
 
Da ciò che emerge da queste fonti, e da ciò che sappiamo sul kata Naihanchi, è possibile trarre tre possibili conclusioni:
 
1- Yabu sensei inizialmente insegnava il kata utilizzando la posizione shiko-dachi, come tramandarono Yabiku sensei e Toyama sensei. Successivamente modificò il kata ed iniziò ad utilizzare una posizione simile a quella di Motobu Choki sensei, come fecero poi Gusukuma Shinpan, Miyagi Hisateru e Gima Shinkin. Infine, tornò ad utilizzare la posizione shiko-dachi negli anni ‘30, come testimonia la foto del 1932. Nel frattempo, tuttavia, veniva anche trasmessa la posizione naihanchi-dachi di Itosu sensei, come testimonia il libro di Miyagi Hisateru.
 
 
2- Yabu sensei insegnava il kata con la posizione poi tramandata da Gusukuma, Miyagi e Gima (come Motobu). Successivamente, tra la fine degli anni ‘20 e gli anni ‘30, modificò il kata introducendo lo shiko-dachi, modifica adottata anche dai suoi ex-allievi Yabiku e Toyama, ma non da Miyagi e Gima, i quali si trovavano già in Giappone “continentale” nel 1921 e nel 1922. Nel 1935, anche Funakoshi sensei aveva già modificato la posizione in shiko-dachi, come testimoniato dal libro Karate-do kyohan, probabilmente in seguito alle ricerche fatte dal figlio Yoshitaka ad Okinawa (dove sappiamo quasi per certo che frequentò un altro maestro dello Shihan Gakko: Oshiro Chojo), o dai contatti avuti con Toyama Kanken, prima che i rapporti tra i due si guastassero. Come detto al punto 1, nel frattempo veniva anche trasmessa la posizione naihanchi-dachi di Itosu sensei, almeno fino al periodo in cui Miyagi frequentò Yabu e lo Shihan Gakko. Tuttavia, Yabiku arrivò in Brasile nel 1917, il che rende difficile che ci siano stati contatti successivi tra lui e Yabu. Nonostante ciò, l’unico video che abbiamo a disposizione è quello del 1951, cioè 34 anni dopo il suo arrivo in Brasile, 34 anni in cui Yabiku potrebbe aver incontrato nuovamente Yabu (es. durante la visita di quest’ultimo alle Hawaii), o qualche altro immigrato okinawense che aveva praticato il Karate sotto Yabu ad Okinawa, e che potrebbe aver quindi mostrato a Yabiku la “nuova” posizione. Credo che 34 anni siano molti, e date le numerose modifiche avvenute in breve tempo ad Okinawa e nel Giappone “continentale”, penso che sia necessario investigare maggiormente su ciò che accadde in quei primi anni di permanenza di Yabiku sensei in Brasile. Colgo l’occasione per fare i complimenti a Puro Karate per l’eccellente lavoro svolto in questo campo.   
 
 
3- Yabu sensei insegnava tutte e tre le posizioni, ciascuna avente uno scopo differente. Una parziale conferma di ciò viene dal libro di Miyagi Hisateru, dove vengono mostrate sia la posizione con i piedi rivolti all’interno, sia quella con i piedi paralleli. Il testo successivo alla prima foto, inoltre, descrive il metodo di camminata laterale, e potrebbe facilmente essere un mero esercizio per migliorare l’esecuzione del kata. Il testo dice di accavallare il piede sinistro sul destro e, una volta trasferita la forza (peso del corpo) dal piede destro al sinistro, sollevare il primo verso il ginocchio sinistro con un movimento ad onda (namigaeshi), e poi colpire verso il basso con il taglio del piede (ashigatana de fumikiru). Come detto sopra, questo particolare passo trova riscontro nel video degli allievi di Yabiku sensei. Un fatto degno di nota è che Motobu Choki sensei descrisse questa maniera di muoversi come tipica di Itosu sensei. La fonte di questa informazione, trattata di recente in un articolo di Motobu Naoki, è un testo scritto da Motobu Choki, pubblicato nel 1934 in Karate no kenkyu, di Nakasone Genwa. Anche qui, però, abbiamo un dato discordante, rappresentato dal kata Naihanchi di Chibana sensei, erede di Itosu sensei. Quest’ultimo, infatti, come si può vedere in un video d’epoca (https://youtu.be/_qmCzvOnJXc), e come si può riscontrare nei kata eseguiti nelle scuole da lui derivate (Shidokan, Kyudokan, Shubukan, Shorinkan, ecc), non eseguiva il namigaeshi ad ogni passo (cosa invece praticata nel Matsubayashi-ryu di Nagamine sensei), bensì eseguiva una camminata laterale del tutto simile a quella di Motobu sensei. É invece evidente sia dal video, sia dalla maniera odierna di eseguire il kata, che al namigaeshi seguiva un fumikiri (calcio diagonale eseguito col taglio del piede). Ciò nonostante, il piede non deve essere sbattuto contro il pavimento (dettaglio criticato anche da Motobu sensei e Funakoshi sensei), ma si deve ammortizzare la discesa con un particolare movimento di dita dei piedi e della caviglia. Tra le applicazioni di tale tecnica, infatti, ci sono sia il fumikiri che il fumikomi.
 
 
CONCLUSIONI
Come è già emerso da ricerche precedenti, pubblicate nei corrispondenti articoli, relative a vari kata di Yabu sensei, come il Kusanku, il Pinan shodan, il Pinan nidan ed il Gojushiho, insegnati, nel tempo, all’interno dello Shihan Gakko (Scuola normale), Yabu sensei non si può certo definire un conservatore ma, piuttosto, un innovatore! Il fatto che abbia avuto la possibilità di studiare il Karate pre-Itosu, infatti, non preclude la possibilità che lui abbia fatto ciò che ha fatto, e cioè modificare e semplificare, nel tempo, il Karate che insegnò all’interno del mondo scolastico, specialmente presso lo Shihan Gakko. Non solo, quindi, tramandò le modifiche fatte da Itosu sensei (sia quelle generiche, sia quelle pensate per l’insegnamento del Karate presso le scuole pubbliche), ma continuò a modificare il suo Karate anche dopo la morte del suo maestro, o meglio, continuò a modificare il Karate che insegnò nelle scuole.
 
É inoltre evidente che basare il nostro pensiero e le nostre ricerche su stereotipi del tipo: “Il maestro Tizio insegnava solo così”, o “Il maestro Tizio, in quegli anni, insegnò in quella maniera e solo in quella, poi negli anni successivi cambiò metodo/posizione/tecnica” può solo portare a conclusioni errate ed a diffondere luoghi comuni lontani dalla realtà dei fatti. Come abbiamo appena visto, fonti diverse e contemporanee tra loro, riportano metodi talvolta simili, talvolta differenti. Inoltre, a volte, la stessa fonte può riportare più informazioni, a testimonianza del fatto che, ieri come oggi, a volte i maestri insegnavano due o più maniere differenti di eseguire un dato kata/tecnica, al fine di allenare cose diverse. Si pensi al Naihanchi di Miyagi Hisateru, o a quello descritto da Funakoshi sensei nel 1925 nel libro Rentan Goshin Karate Jutsu. Entrambi gli autori descrivono la posizione in una determinata maniera, ma nel kata, poi, mostrano una posizione differente.  
 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden 2 - la storia eroica del Karate, parte seconda" (clicca qui)
 
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
 
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)