L'IMPORTANZA DEL POLLICE NELLA FORMAZIONE DELLA TECNICA NEL KARATE SHORIN-RYU

Articolo a cura di Emanuel Giordano

Come è possibile vedere nelle foto qui sopra, la posizione del pollice nella formazione di tecniche a mano aperta e a mano chiusa, determina un cambiamento nella posizione del supporto fornito dal polso alla tecnica stessa. Al fine di mantenere il corretto allineamento scheletrico-articolare durante l'esecuzione delle tecniche, è altresì necessario porre attenzione non solo all'articolazione del polso, ma anche alla posizione del pollice, poiché essa determina la contrazione di fasce muscolari, nonché il movimento dei tendini ad esso collegati, i quali supportano la mano nel momento dell'impatto. Nello Shorin-ryu 小林流 la posizione corretta è quella indicata nelle foto a destra. 

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Questi particolari sono fondamentali nella pratica del Karate Tradizionale di Okinawa, poiché essendo il suo scopo la difesa personale, e non i combattimenti sportivi, non è previsto l'uso di fasce o guantoni che supportino il polso al momento dell'impatto. L'allenamento al makiwara, o al sacco pesante, rende subito chiara l'importanza di porre attenzione a questi particolari nel momento dell'impatto, al fine di evitare stupidi infortuni durante l'allenamento. Quindi con ciò si vuole sottolineare che sebbene il potenziamento di determinate parti del corpo sia fondamentale, esso si dimostra di poca utilità se poi non si pone la dovuta precisione all'uso marziale del corpo. 

ATTENZIONE!

Bisogna però ricordare sempre di evitare ASSOLUTAMENTE la rigidità dell'arto che sta eseguendo la tecnica. Sebbene il polso debba essere contratto, l'avambraccio, il braccio e la spalla devono rimanere rilassati, e debbono essere supportati dal corretto uso del muscolo gran dorsale. Il trapezio, invece, deve mantenere il petto in posizione aperta, e frenare la spalla nel momento giusto, al fine di evitare un avanzamento troppo pronunciato, il quale causerebbe una perdita di controllo sulla tecnica, nonché una perdita d'equilibrio qualora si mancasse il bersaglio (l'avversario non sta fermo!). 

D'altronde nello Shorin-ryu non si dovrebbe mai mettere tutta la potenza nell'esecuzione di un colpo, proprio per evitare quanto detto sopra. La spalla avanzata, sebbene dia maggior potenza al colpo, è un rischio da non correre durante un vero combattimento (difesa personale). A tal proposito il famoso maestro e combattente Motobu Choki (uno dei tre maestri di Katsuya Miyahira sensei, fondatore della scuola Shidokan Shorin-ryu) diceva che in un combattimento reale si dovrebbe usare solo l'80% della propria potenza, e che questo era il metodo tradizionale insegnato nell'antico Shuri-te (Sui-di / Uchinaa-di), prima dell'influenza successiva ad opera del Tode (Tou-di/Nafa-di). Questo antico principio tradizionale è ancor vivo solo in alcune scuole Shorin-ryu (tra cui la nostra), poiché altre hanno subito influenze differenti, adottando usi del corpo diversi, ed abbandonando (o limitando) l'uso di alcuni principi fondamentali alla pratica marziale (es. il Meotodi).

Per maggiori informazioni potete leggere:
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)