PINAN SANDAN: QUASI NAIHANCHI

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

Nel mio precedente articolo “NAIHANCHI NIDAN E SANDAN: PROTOTIPI DEI PINAN?” ho sottolineato diversi aspetti comuni a queste due serie di kata: i 3 Naihanchi e i 5 Pinan. Ora vorrei ora prendere in esame il kata Pinan sandan, e confrontarlo con i kata Naihanchi. Tralascerò quindi le tecniche ed applicazioni tratte da altri kata, come il Kusanku dai, e mi concentrerò solo su quelle palesemente tipiche dei 3 kata Naihanchi. 
 
La sequenza iniziale, eseguita prima a sinistra, poi a destra, non è nient'altro che il movimento di doppia uke-waza (chudan e gedan) che caratterizza tutti e tre i Naihanchi. Nel Naihanchi shodan, difatti, dopo aver eseguito il kagi-tsuki, si eseguono un soto-uke, una doppia uke-waza (chudan e gedan) ed infine un ura-uchi. Troviamo la stessa sequenza nel kata Niahanchi nidan e, sebbene nel kata Naihanchi sandan ci sia un choku-tsuki al posto del kagi-tsuki, anche in questo kata le cose non cambiano. La stessa combinazione di tecniche la si ritrova all’inizio del kata Pinan sandan, nel quale abbiamo nuovamente un soto-uke seguito dalla doppia uke-waza, qui però eseguita due volte, dove la seconda sostituisce l’ura-uchi. Il movimento è lo stesso identico, esattamente come la posizione delle braccia. L’unica cosa che cambia, oltre alla direzione, è la posizione dei piedi: naihanchi-dachi nei kata Naihanchi, ukiashi-dachi ed heisoku-dachi nel kata Pinan sandan. Le applicazioni/bunkai di questa parte del Pinan sandan sono le stesse dei kata Naihanchi, e sebbene nelle movenze semplificate del kata Pinan sandan non sia presente l'ura-uchi, esso viene aggiunto durante l’applicazione. 
 
 
La sequenza eseguita tre volte avanzando in shiko-dachi, la quale prevede un colpo di gomito seguito da un ura-uchi, è la stessa presente nel kata Naihanchi nidan, e mi riferisco alle due tecniche successive all'hiza-geri, e cioè il colpo di gomito seguito dal chudan shuto. Anche qui l'esecuzione della tecnica, nonché l'uso del corpo, sono quasi identici (nel Pinan le mani sono entrambe sui fianchi, nel Naihanchi nidan una mano è appoggiata al fianco, mentre l’altra ne afferra il polso), sebbene nel Pinan sia stata semplificata, ed eseguita a mano chiusa. Il movimento che porta a colpire con la mano premuta contro il fianco, la quale viene usata nel Naihanchi nidan per eseguire chudan-shuto, e nel Pinan sandan per eseguire ura-uchi, è lo stesso. Riguardo alle applicazioni, in questo caso ne troviamo alcune in comune, mentre altre sono differenti.
 
 
Concludendo, i due pugni sferrati all'indietro, presenti alla fine del Pinan sandan, altro non sono che due kagi-tsuki (altra tecnica presente in tutti e tre i Naihanchi) eseguiti jodan, sebbene anche qui l’applicazione sia differente.
 
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