RAPPORTI TRA IMPERO CINESE E IL REGNO DELLE RYUKYU (OKINAWA) - PARTE 5, ZHOU HUANG

Articolo a cura di Emanuel Giordano

Seguito della PARTE 4 .

Precedentemente ci siamo soffermati a parlare del sapposhi Quan Kui, ma sebbene sia meno famoso, vorrei soffermarmi un attimo sul suo vice, vale a dire il diplomatico cinese 周煌  Zhou Huang/Shuu Kou (? - 1785). 

Zhou Huang nacque nella provincia del Sichuan, e superò gli esami imperiali cinesi (jinshi) nel 1737. Egli è noto tra i ricercatori per essere l’autore della raccolta di note relative al regno delle Ryukyu, nota come Ryukyu-koku shiryaku (in cinese Liuqiu-guo zhilue). Tale raccolta narra la storia del piccolo regno, includendo le note dei precedenti inviati cinesi. Il documento è suddiviso in 17 parti, distribuite su 16 volumi e comprende principalmente riassunti delle relazioni dei precedenti inviati, insieme alle osservazioni personali e al commento di Zhou Huang e una serie di immagini approssimative di luoghi famosi del regno delle Ryukyu, mappe delle isole e raffigurazioni delle abitudini, navi e altri oggetti tipici delle Ryukyu.


Santuario di Naminoue, come raffigurato in una copia giapponese del Lihqiu-guo zhilue, stampata in xilografia nel 1831.  

La raccolta include inoltre un resoconto della storia tradizionale delle Ryukyu, e descrive puntigliosamente le relazioni tributarie del regno con la Cina, nonché il sistema delle investiture cinesi. Zhou descrisse anche il governo e l'amministrazione del regno, gli affari militari e legali, i sistemi fiscali, i costumi e le caratteristiche del popolo. Il resoconto però è simile a quello che avrebbe potuto fare un antico romano dopo aver osservato le abitudini di un popolo ritenuto inferiore. Zhou infatti rappresentò le Ryukyu come un regno barbaro, inferiore agli alti standard culturali dell'impero cinese. 
Il testo fu ristampato dallo shogunato Tokugawa nel 1831, ed una copia finì nelle mani del celebre Katsushika Hokusai nel 1832, il quale usò le immagini nel libro per realizzare le sue Ryukyu Hakkei (Otto viste delle Ryukyu), usando la tecnica dell’ukiyo-e. Una traduzione del testo cinese in giapponese moderno è stata scritta da Hirata Tsugumasa e pubblicata nel 1977.
 
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Come abbiamo visto nell’articolo relativo a Quan Kui, in seguito ai disordini avvenuti ad Okinawa durante la visita dell’ambasciata cinese, molti cinesi vennero puniti fisicamente, o condannati a morte; mentre Quan Kui venne perdonato dall’imperatore cinese, Zhou Huang fu punito con la perdita del suo titolo. Mantenne però il suo ruolo a corte, e nel 1759 venne nominato docente. Morì nel 1785.
 
Hokusai non fu il solo artista giapponese a studiare le opere di Zhou Huang. Infatti il famoso calligrafo nipponico dell’epoca Edo, Ichikawa Beian, possedeva una rara copia di una calligrafia di Zhou Huang. Tale opera calligrafica fu riprodotta nel Shozanrindo shoga bunbo zuroku (Catalogo illustrato di calligrafia cinese, pittura della collezione Shozanrindo), un catalogo delle sue collezioni stampato in blocchi di legno. Tale opera si trova ora presso il Museo Nazionale di Tokyo. 
 
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