OYADOMARI NO PASSAI VS OYADOMARI NO PASSAI

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

Come abbiamo visto nei due precedenti articoli (parte 1; parte 2) esistono due lignaggi per l’Oyadomari no Passai: il lignaggio Oyadomari>Kyan>Shimabukuro Taro ed il lignaggio Oyadomari>Oshiro>Kinjo Hiroshi. Onde evitare di ripetere l’introduzione fatta nel precedente articolo, passerei direttamente ad una comparazione tecnica!
 
PREMESSE
Premetto che per semplificare la comparazione, non userò le immagini tratte dal video di Kinjo Hiroshi, bensì quelle del libro “Passai, Bassai, Bassai and Bassai” (1982, Japan Karate-do Federation), poiché si tratta dello stesso kata. Premetto inoltre che per la versione di Shimabukuro Taro userò immagini tratte dalla versione Shubukan Shorin-ryu. Per semplificare il testo, la versione Kyan sarà denominata VERSIONE 1, mentre la versione Kinjo verrà chiamata VERSIONE 2.
 
-Il kata comincia con le mani aperte nella versione 1, mentre a mani chiuse nella versione 2. Le mani aperte si trovano anche in altri kata, come l’Itosu no Passai sho, noto anche come Bassai sho, Koryu Passai, Passai gwa e Gusukuma no Passai.
 
 
-La tecnica di apertura con le due mani è leggermente differente. Più simile al Matsumura no Passai (sebbene eseguita al contrario) nella versione 2, più simile al kata Kusanku nella versione 1.
 
-La sequenza seguente è quella degli osae-uke nukite/shuto-uchi. Mentre nella versione 2 essi sono palesemente degli shuto-uchi, nella versione 1 essi sono eseguiti talvolta come shuto-uchi, talvolta come nukite (palmo verso l’alto). La sequenza è inoltre leggermente differente. Prendendo come riferimento il punto di partenza del kata, nella versione 1 essi sono eseguiti verso le spalle, poi verso avanti, ancora verso avanti (ma facendo un passo indietro), ed infine verso destra. Nella versione 2 l’unica differenza sta nel fatto che le tecniche si eseguono solo una volta rivolti in avanti, e due volte rivolti a destra.
 
-Successivamente troviamo la sequenza degli tsuki e dei chudan-uke. Nella versione 2 sono presenti due namigaeshi che, invece, nella versione 1 non ci sono.
 
-Le due versioni proseguono nella stessa maniera fino allo tsuki che segue il doppio jodan-uke. Qui,  nella versione 2 si esegue un gedan juji-uke a mano chiusa antecedente il manji-uke in ukiashi-dachi, mentre nella versione 1 si esegue subito il manji-uke in heisoku-dachi.
 
 
-I due kata sono nuovamente identici fino al mikazuki-geri. Qui la sequenza successiva viene eseguita frontalmente nella versione 2, mentre diagonalmente nella versione 1.
 
-L’ultima differenza degna di nota è rappresentata dai morote-tsuki: verticali nella versione 1, orizzontali nella versione 2.
 
 
Chiaramente la versione 1 termina con le mani aperte, mentre la 2 con le mani chiuse.
 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden 2 - la storia eroica del Karate, parte seconda" (clicca qui)
 
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