IL KUSANKU (KANKU DAI) DI MIYAGI HISATERU
Articolo a cura di Emanuel Giordano
Il kata Kusanku, assieme al kata Passai, è un kata tipico dell’isola di Okinawa e non della Cina (confermato da numerose fonti, tra cui Yabu Kentsu in Itosu no buyuden – Ryukyu Shimpo, 1915; disponibile in italiano nel libro Karate no buyuden – la storia eroica del Karate). Ne esistono numerose versioni, e anche all’interno dello stesso lignaggio vi sono delle piccole differenze. Questo è tipico dei kata di Karate, e ancor di più di quelli tipici di Okinawa, poiché nel corso del tempo ogni maestro ha leggermente modificato la forma, talvolta cambiando tecniche e posizioni, ma lasciando inalterati i principi applicativi del kata.
Ecco che quindi anche nel lignaggio Itosu troviamo diverse sfumature del kata Kusanku dai 公相君 大 (noto in alcuni stili giapponesi con il nome Kanku dai 観空 大), le quali si distinguono per piccoli dettagli e differenze. Tra di esse possiamo ricordare le versioni di: Chibana Choshin (video), Tokuda Anbun, Yabiku Motoku ( versione di Yabu sensei? ), Funakoshi Gichin, Mabuni Kenwa, Miyagi Hisateru, ecc. Sebbene solo alcuni di essi lo abbiano imparato direttamente da Itosu sensei al di fuori dell’ambiente scolastico (es. Chibana sensei), tutte le versioni tramandate sono molto simili, ma quella di Miyagi Hisateru risuta essere molto particolare. Avendo frequentato lo Shihan Chugakko di Okinawa (istituto magistrale) dal 1911 al 1916, ebbe la possibilità di ricevere gli insegnamenti direttamente da Yabu sensei, nonché qualche correzione da Itosu sensei in persona, come ci dice lui stesso nel suo libro Karate-do del 1953. La giovane età di Miyagi, rispetto a quella degli altri maestri citati sopra, potrebbe spiegare le differenze che caratterizzano il suo Kusanku dalle altre versioni. É infatti noto che Itosu sensei continuò a modificare i kata che trasmise nell’ambiente scolastico nel corso degli anni, tentando di semplificarli rispetto alle versioni non scolastiche. Una testimonianza di ciò ci viene data dalla versione finale del kata Pinan shodan trasmessa nel lignaggio di Hanashiro Chomo sensei (fonte qui ), la quale non ha le tipiche tecniche a mano aperta (shuto-uke e nuki-te), ma tutte tecniche a mano chiusa (questo può esser spiegato dal fatto che tale kata era destinato ai giovani allievi della Okinawa Prefectural Daii ichi Junior High school). Tuttavia è bene ricordare che Itosu insegnò due tipi differenti di Karate: uno scolastico, tramandato dalla maggior parte dei suoi allievi (Funakoshi incluso), sebbene con alcune interpretazioni e/o integrazioni, e uno extrascolastico tramandato da Chibana sensei (fonte qui).
Nella descrizione Miyagi dice che si deve eseguire la tecnica di Heian nidan, ma con le mani aperte. Probabilmente non cita Pinan/Heian yondan poiché non è presente nel libro
La foto a sinistra ritrae il passaggio modificato
Come già detto, questo potrebbe spiegare perché questa versione del Kusanku presenti elementi così particolari. Come si può evincere dalla sequenza fotografica pubblicata in Karate-do, scritto nel 1953 da Miyagi sensei, il kata risulta modificato per assomigliare maggiormente ai kata Pinan. In particolare, i due shuto-uke iniziali sono sostituiti dalla tecnica tipica del Pinan yondan, e una delle tecniche finali (quella spesso interpretata basilarmente come movimento per liberarsi da una presa al polso) è stata sostituita da una tecnica proveniente dalla versione definitiva del Pinan sandan. É curioso notare che la tecnica originale, tutt’ora presente nelle altre versioni del Kusanku, fu inserita in una delle prime versioni del Pinan sandan (oggi visibile ancora in alcuni lignaggi, tra cui Funakoshi). Tuttavia, le successive elaborazioni al suddetto Pinan portarono alla versione attuale (presente nel lignaggio Chibana), nella quale tale tecnica fu sostituita con un’altra dalle molteplici applicazioni, alcune delle quali visibili anche in due immagini del Bubishi e in una foto dei kumite di Motobu Choki sensei. La versione di Miyagi, quindi, è un’eccezione, dove il Kusanku è stato modificato sulla base di due kata che, in parte, derivano da esso.
Queste sono alcune delle applicazioni del suddetto passaggio del kata Pinan sandan
Purtroppo non si sa se queste modifiche furono elaborazioni personali di Miyagi sensei, o se questa particolare interpretazione rappresenti invece una versione “scolastica” insegnata per un certo periodo allo Shihan Chugakko, però sappiamo che presso questo istituto magistrale insegnò anche Tokuda sensei (allievo di Itosu e Yabu), il quale sostituì Yabu sensei, e la cui versione del kata Kusanku dai è ben nota, poiché è quella oggi tramandata nella scuola che pratico: lo Shidokan Shorin-ryu (video). Come si può facilmente notare dal video, tale versione non corrisponde a quella di Miyagi Hisateru.
Un’ultima cosa da sottilineare è l’influenza che Funakoshi sensei ebbe su Miyagi sensei, dopo che quest’ultimo giunse nel Giappone “continentale”. Difatti nel suddetto libro Miyagi cita spesso il collega più anziano (chiamandolo Funakoshi shihan), riportando tra le altre cose anche i nuovi nomi dei kata adottati a Tokyo (aggiungendo tra parentesi i nomi okinawensi). Ecco che quindi il Naihanchi shodan diventa Kibadachi (Naihanchi), mentre il Pinan nidan diviene Heian (Pinan) shodan (precedentemente nidan), ecc. Miyagi adottò anche alcune modifiche tecniche di Funakoshi, come il kibadachi nel kata Naihanchi (sebbene in una foto a parte mostri anche la posizione con i piedi rivolti all’interno, e non paralleli) e altre piccole influenze riscontrabili nei kata. Esiste quindi anche la possibilità che alcune caratteristiche di questo Kusanku possano esser state inspirate da Funakoshi sensei.
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