KATA E BUNKAI SONO INUTILI SENZA LO JUNBI UNDO

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

L’articolo di questa settimana è dedicato al mio amico Nicolás Pérez, il quale ha lasciato un grande vuoto nei nostri cuori. Che possa riposare in pace, e che possa il suo sorriso esser ricordato sempre. 
 
Lo junbi undo, cioè l'insieme degli esercizi preparatori, è (purtroppo) spesso sottovalutato nella pratica del Karate. Talvolta relegato a meri esercizi di riscaldamento, esso in realtà è fondamentale per la pratica del Karate, e lo era anche per i grandi maestri del passato, come sottolineato anche dai maestri Kyan e Miyagi nei loro articoli (disponibili in italiano nel libro Karate no buyuden 2 – la storia eroica del Karate, parte seconda). Questi esercizi sono fondamentali per sviluppare le capacità di combattimento a corta distanza, come il muchimi-di (mani appiccicose. Mantenere il contatto con l'avversario per controllarlo), l'aumento della capacità tattile (tramite il senso del tatto, essendo a contatto con l'avversario, è possibile sentire alcuni suoi movimenti prima di vederli, percepire le variazioni del suo baricentro, ecc), i tai-sabaki (la capacità di schivare con il corpo sulla corta distanza), il meoto-de (l'uso congiunto e/o coordinato di entrambe le mani durante le tecniche), ecc; sono inoltre necessari per allenare l'uso del corpo tipico del proprio stile, l'uso delle catene cinetiche, il trasferimento della forza tramite il nostro corpo a quello dell'avversario (spingendo o colpendo), il chinkunchi (l'allineamento articolare, struttura del corpo e delle tecniche), il muchimi (flessibilità, elasticità), l'uso corretto del baricentro e della coordinazione del corpo, ecc, ecc. Tutto ciò, nonché una serie di esercizi di riscaldamento specifica per l'uso del corpo del proprio stile, è quel che serve per poter poi esser in grado di applicare le tecniche e le strategie apprese con lo studio dei kata (forma, bunkai, applicazioni, ecc). Una guida completa di tutto ciò la potete trovare in questo video (https://bujin.tv/program/723 per vederlo gratuitamente potete usare il codice d’iscrizione OKKITALY, il quale vi dà diritto ad un mese di visione gratuita)
 
I BUNKAI, DA SOLI, NON SERVONO A NULLA
Molto del Karate moderno ha perso o sostituito molte pratiche tradizionali, il che ha portato negli ultimi anni ad una controtendenza da parte di alcuni insegnanti occidentali. Alcune di queste persone, siano essi appartenenti al Karate giapponese, a quello okinawense, o a metodi occidentali, hanno puntato molto sui bunkai dei kata, proponendo sia tecniche reali che tecniche fantasiose (ma molto sceniche) allo stesso tempo, riscuotendo un discreto successo tra i praticanti di stili moderni dove queste pratiche erano scomparse o quasi. Tuttavia ciò si discosta molto dalle applicazioni reali e dal metodo tradizionale okinawense, nonché soffre di diversi problemi, tra cui una grave lacuna: i kata e i bunkai si basano su principi applicativi e di uso del corpo che si possono apprendere solo tramite lo junbi undo. Non a caso, spesso, alcuni praticanti non sono in grado di replicare tecniche viste eseguire da altri, etichettandole poi come inutili, impossibili o non efficaci. Costoro falliscono a causa delle loro stesse lacune, la mancanza della pratica dello junbi undo in primis.
 
SPIEGAZIONE
Per render semplice il discorso, userò una simpatica similitudine a cui ricorro da diversi anni per spiegare tutti ciò: immaginate un trapano con le relative punte ed accessori. Ci sono punte per bucare il legno, altre per il metallo, altre ancora per i muri, ci sono lame circolari per fare buchi molto larghi, ecc. Ogni strumento ha una funzione diversa, e può esser economico o di buona qualità. Questi strumenti, siano essi eccellenti o meno, sono totalmente inutili senza avere un trapano per poterli utilizzare. Ecco, le punte e gli strumenti sono le tecniche e le strategie che si apprendono con lo studio dei kata (bunkai e applicazioni incluse), mentre il trapano è l'insieme delle capacità sviluppate tramite lo junbi undo. Inoltre, più avrete praticato anche l'hojo undo, più il motore del trapano (la vostra forza) sarà potente. In poche parole, non potete bucare nulla se vi manca anche solo una delle seguenti cose: gli strumenti (tecniche/strategie apprese dai kata), il motore del trapano (forza sviluppata tramite l'hojo undo) e il trapano stesso (capacità sviluppate con lo junbi undo). Studiare solo i kata e i bunkai, e pensare di esser in grado di utilizzarli, equivale a tentare di bucare una parete sfregando manualmente una punta da trapano contro i mattoni. Qualcuno riderà di questa similitudine, ma anche i maestri del passato ne utilizzavano di simili per farsi comprendere da tutti. D'altronde, se si conosce davvero un argomento, bisogna esser in grado di spiegarlo anche ad un bambino. 
 
A CIASCUNO IL SUO
Lo junbi undo non è però uguale per tutti. Come già detto i diversi stili di Karate, e talvolta le differenti scuole di un medesimo stile, adottano strategie, usi del corpo e tecniche differenti. I principi, sebbene simili, sono talvolta sfruttati in maniera diversa. È quindi necessaria una preparazione ad hoc e non casuale. Le scuole di Karate Tradizionale di Okinawa continuano a tramandare al proprio interno questi esercizi, e ha poco senso tentare di copiarli se non si pratica quel tipo di Karate. Esercizi di Shorin-ryu o di Goju-ryu mal si addicono ad altri stili. Inutile dire poi che aggiungere esercizi di altre arti marziali (spesso cinesi) ha ancor meno senso, poiché si basano su metodi e tecniche differenti. È vero che Kakie-di e Tui-shou hanno scopi simili, ma sono esercizi differenti, esattamente come il Kaki-di (ormai catalogato anche ad Okinawa tra gli esercizi di Kakie-di) ed il Chi-sao. Indubbiamente conoscere gli esercizi di altre arti marziali arricchisce culturalmente, ma non per questo bisogna inserire nella propria pratica esercizi alieni al proprio stile. 
 
KARATE SPORTIVO E JUNBI UNDO
Ebbene sì, anche il Karate sportivo ha il proprio junbi undo, sebbene esso sia chiaramente differente da quello del Karate tradizionale. Le due discipline, sportiva una, marziale l'altra, hanno infatti obiettivi differenti e, quindi, metodi differenti. Sebbene ancora oggi ci siano maestri di Karate sportivo che negano la differenza tra Karate e Karate sportivo, essa è evidente a chiunque abbia un minimo di esperienza e onestà intellettuale! Ad ogni modo, lo junbi undo del Karate sportivo non è nient'altro che una parte di quello che oggi definiamo preparazione atletica, una pratica che include esercizi propedeutici (junbi undo), ed esercizi di potenziamento (hojo undo).
 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden 2 - la storia eroica del Karate, parte seconda" (clicca qui)
 
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
 
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)