KUSANKU SHO: CONFRONTO TRA LE DUE PRINCIPALI VERSIONI

Articolo a cura di Emanuel Giordano 

VERSIONE 1: Chibana Choshin / Mabuni Kenwa / Gusukuma Shinpan 
 
VERSIONE 2: Mutsu Mizuho / Funakoshi Gigo
 
Il kata Kusanku sho è una forma tipica del lignaggio di Itosu Anko sensei. Creato da quest’ultimo, sebbene incorpori alcune tecniche e principi del kata Kusanku (dai), si distingue da quest’ultimo per la presenza di alcune tecniche tipiche. La sequenza di soto-uke / tsuki presente all’inizio assomiglia, sebbene in maniera semplificata, l’inizio del kata Seisan; mentre la tecnica tipica del kata, spesso applicata come manipolazione articolare al polso, è molto simile alla tecnica presente nel kata Kusanku del lignaggio di Soken Hohan. Questo kata, inoltre, contiene molte tecniche in cui è presente il principio Meotode (mani marito e moglie), nonché tecniche dove si utilizza lo stesso braccio per difendere (deviare) e contrattaccare. Entrambi i principi appartengono, in accordo a quanto scritto da diversi maestri, incluso Motobu Choki, al vecchio modo di fare Karate. Essendo però questo un kata creato da Itosu sensei, ciò smentisce ancora una volta quanto sostenuto dai detrattori di questo maestro, i quali riducono tutto il suo lavoro ad una mera semplificazione dell’arte marziale, che avrebbe quindi perso la sua efficacia e natura.
 
Ad oggi esistono due pricipali versioni di questo kata. La prima è quella diffusa dai maestri Chibana, Gusukuma (Shiroma) e Mabuni, mentre la seconda è quella presente nei libri Kenpo Gaisetsu (1929) e Toudi Kenpo (1933) di Mutsu Mizuho (il quale la apprese ad Okinawa), che corrisponde alla versione oggi praticata nel Karate JKA (Shotokan). La prima verrà di seguito nominata VERSIONE 1, mentre la seconda VERSIONE 2.
 
La prima differenza tra queste due versioni è data dal lignaggio. Chibana, Gusukuma e Mabuni erano allievi diretti di Itosu sensei, mentre Mutsu era un praticante di Karate proveniente dal Giappone continentale, nonché membro del club di Karate dell’università di Tokyo (Tokyo Teikoku University Karate Kenkyukai). A livello tecnico la VERSIONE 1 è caratterizzata dall’ampio uso della posizione ukiashi-dachi, in contrasto con l’uso di kokutsu-dachi e zenkutsu-dachi della VERSIONE 2; altra differenza tra le due versioni è la presenza del manji-uke eseguito prima dei morote-tsuki nella VERSIONE 2, tecnica assente nella VERSIONE 1, dove invece troviamo un movimento verticale e semicircolare eseguito con le braccia, prima della suddetta tecnica di doppio tsuki (tra le cui applicazioni vi è la difesa e il contrattacco con lo stesso braccio); il kata prosegue nella VERSIONE 1 con una tecnica chudan di difesa e contrattacco eseguita a due mani, tecnica che nella VERSIONE 2 è sostituita dal un jodan-shuto + jodan-uke tipico del kata Kusanku dai; entrambe le versioni eseguono una rotazione di 360° (nella versione JKA la rotazione è accompagnata da un salto), al termine della quale si esegue un chudan-shuto in guardia destra; successivamente la VERSIONE 1 avanza due volte ripetendo il chudan-shuto, per poi eseguire i calci laterali (i quali colpiscono nella stessa maniera di un mae-geri), mentre la VERSIONE 2 non avanza, ed esegue subito la sequenza dei calci laterali (sokuto-geri); un’altra differenza la troviamo nella rotazione di 360°, poiché nella VERSIONE 2 essa è preceduta da un mikazuki-geri destro, calcio non presente nella VERSIONE 1. Vi sono ovviamente anche altre differenze minori, ma non mi è sembrato necessario riportarle in questo articolo.
 
 
Come detto sopra, Mutsu apprese il kata in seguito ad un viaggio ad Okinawa. Purtroppo non specifica da chi apprese questo kata (se qualcuno fosse in possesso di questa informazione è pregato di correggermi), ma cita una serie di maestri che lui e Miki Jisaburo avrebbero incontrato durante il loro soggiorno sull’isola. Tra di essi, gli unici due che potrebbero avergli insegnato questo kata sono Yabu Kentsu e Oshiro Chojo, entrambi appartenenti al lignaggio di Itosu, ed entrambi insegnavano Karate in diverse scuole dell’isola, tra cui lo Shihan Gakko. Funakoshi Gigo potrebbe averlo appreso sia da Mutsu che da fonti okinawensi, esattamente come il Passai sho (vedi articolo). La versione di Gigo venne poi integrata nel Karate JKA (Shotokan), dopo aver apportato alcune modifiche.
 
 
Per quanto riguarda la VERSIONE 1 sappiamo che Chibana l’apprese direttamente da Itosu, mentre Mabuni potrebbe (il condizionale è d’obbligo) averla appresa da Chibana e non da Itosu, esattamente come per il kata Matsumura (Tawada) no Passai. Inoltre, Kanazawa Hirokazu, nel suo libro The complete kata, scrisse che questo kata fu soprattutto preservato e trasmesso ai posteri grazie al lavoro di Chibana sensei. 
 
É plausibile pensare che la VERSIONE 2 sia una versione presente nell’ambiente della pubblica educazione. Miyagi Hisateru, nel suo libro Karate-do (1953), dice di aver imparato i kata Kusanku dai e sho. Sebbene abbia in seguito frequentato anche altri maestri nel Giappone “continentale”, sappiamo che studiò allo Shihan Gakko sotto la guida di Yabu sensei e Itosu sensei. Di conseguenza è quasi certo che abbia imparato il Kusanku sho a scuola. Inoltre, cita un terzo Kusanku, eseguito da Yabu sensei durante un’esibizione di Karate alle Hawaii. Si tratta di un kata ibrido, che combina le versioni dai e sho, e che adotta lo tsuki-uke al posto dello shuto-uke, come accadde in molti kata modificati per l’insegnamento delle scuole (vedi articolo). Da quanto si evince dal testo, Miyagi non conosceva questo kata, è quindi possibile che fosse una versione introdotta dopo il 1916, cioè dopo la morte di Itosu sensei (1915). Questo confermerebbe quanto già ampiamente dimostrato, e cioè che Yabu sensei e Hanashiro sensei semplificarono il Karate scolastico in accordo con Itosu sensei e che, anzi, continuarono i questa opera anche dopo la morte del maestro. Conferma anche un altro fatto già introdotto in altri articoli: molti maestri modificarono il proprio Karate più e più volte nella loro vita, dando quindi origine a versioni differenti. Tutto ciò, inoltre, dimostra come il Karate del lignaggio Itosu-Chibana sia molto diverso dal Karate scolastico. É altresì curioso notare che questo terzo Kusanku (o per lo meno uno molto simile) sia stato tramandato anche da Hanashiro sensei, e che sia giunto nella scuola Bugeikan dove è praticato.
 
Di seguito una traduzione informale del testo presente nel libro di Miyagi Hisateru: 
Yabu Sensei eseguì il kata Kusanku che combinava Sho e Dai che avevamo imparato. Nella versione di Yabu Sensei tutti gli shuto-uke sono stati sostituiti da tsuki-uke. Penso che questo sia stato il modo in cui Yabe sensei migliorò il kata, e che sia stata una buona idea.
 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE LEGGERE:
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
 
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

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"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)