LA VITA DI ANKO ASATO

Articolo a cura di Emanuel Giordano e Manuel Vignola

Anko Asato/Azato (Yasutsune Yoshizato nella pronuncia giapponese) è conosciuto al giorno d’oggi come uno dei due principali insegnanti di Gichin Funakoshi (la principale fonte di informazioni, peraltro scarne sul personaggio. Funakoshi ne parla in parte nei suoi libri, in tre numeri del Ryukyu Shimpo del gennaio 1914, e nel suo articolo del 1934 per la  Keio Gijuku Taiiku-kia Karate Bu Kaiho), ma ai suoi tempi era considerato uno dei migliori artisti marziali di Okinawa. Nato in una nobile famiglia nel 1827, aveva come proprio feudo l’omonimo villaggio di Asato e aveva ricevuto, come previsto per il suo rango di tonochi, un’educazione di prim’ordine sia nei classici cinesi e confuciani (Rinkakusai era il suo “nome di penna”), che in un’ampia gamma di arti marziali. Allievo, come il suo buon amico Itosu, di Sokon Matsumura, era un eccellente cavallerizzo (aveva studiato sotto il maestro Megata) e arciere (arte appresa da Sekiguchi), nonché esperto dell’arte che prediligeva sopra tutte e in cui era a detta di molti il migliore dell’isola, il Ken-jutsu nello stile del Jigen-ryu, l’arte dei samurai del dominio di Satsuma, appresa sotto Ishuin Yashichiro, già insegnante di spada di Matsumura. Si racconta a tal proposito di un duello tra lui ed un altro rinomato e imponente spadaccino, Yorin Kanna, il quale, quando lo attaccò, vide il suo colpo deviato a mani nude da Asato, venendo battuto grazie all’eccellente padronanza nell’uso evasivo del corpo di quest’ultimo.

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Il maestro era a tal punto appassionato di addestramento che nella sua dimora e annesso giardino vi erano molti oggetti per l’allenamento: makiwara, pesi di pietra, sfere metalliche per rafforzare la presa, kakete biki (attrezzo simile al cosiddetto “uomo di legno” comune nelle arti marziali cinesi) e un finto cavallo con una sella, oltre a numerose armi che rientrano nell’odierno Kobudo di Okinawa e provenienti dalla Cina. Conosceva tutti i principali esperti di arti marziali dell’isola, dei quali aveva anche informazioni riservate, come gli aspetti in cui eccellevano e quelli in cui erano più deboli. Il suo livello di istruzione lo portò in breve a diventare uno dei consiglieri più stretti del re di Okinawa, anche per il suo affinato acume politico (Funakoshi racconta che gli predisse con anni di anticipo la guerra tra Russia e Giappone, la quale sarebbe scoppiata non appena la ferrovia transiberiana sarebbe stata terminata). Al tempo della Restaurazione Meiji (1868), consigliò al governatore di Okinawa di sostenere il "nuovo corso" e fu uno dei primi a privarsi del ciuffo di capelli sul capo, tradizionale simbolo di nobiltà, quando fu emanato il relativo editto. Quando Okinawa fu annessa formalmente al Giappone si trasferì, come consigliere di alto rango del re Sho Tai, a Tokyo (Distretto Kojimachi), come ci ricorda Kanjun Higaonna nel 1924, in cui lo nomina tra il seguito del Re in esilio, precisamente il 27 maggio 1879. Non è noto quanto rimase a Tokyo, anche se Funakoshi ci dice approssimativamente tredici anni (nel suo articolo del 1934 per il gruppo di studio dell’Università Keio), per cui, basandoci su quest’informazione, sarebbe tornato ad Okinawa intorno al 1892, anche se è possibile sia tornato per brevi periodi anche altre volte nel corso del tempo. 

La sua abilità nel Karate era risaputa sull’isola, molte storie si raccontano sul suo ippon ken, il pugno con la nocca preminente. Una delle più famose narra di un uomo che gli avrebbe chiesto l’applicazione della suddetta tecnica e, dopo averlo attaccato, in un batter d’occhi trovò il suo attacco dolorosamente parato e l’ippon ken di Asato alla distanza di pochi millimetri dal suo plesso solare. Asato aveva una conoscenza approfondita dei punti deboli del corpo, noti in giapponese come kyusho e in okinawense (uchinaaguchi) come Chibu nigakiree, conoscenza che, giova ricordare, aveva anche il suo amico Itosu, nonostante venga spesso ricordato per l’introduzione del Karate “scolastico” (ciò viene riportato da diversi documenti, prove e testimonianze, tra cui quella dal suo allievo Choshin Chibana, il quale sottolineò che nel proprio “dojo” il maestro insegnava diversamente rispetto a quello che mostrava a scuola, e il livello più alto di apprendimento era rappresentato proprio dallo studio del tuidi e dei punti di pressione).


Monumento allo Shuri-te (Karate e Kobudo). Tra i nomi vi è quello di Asato.

Molte storie si tramandano sulle abilità marziali di Asato, una di queste dice che  una volta venne attaccato alle spalle di notte da un giovane che soleva aggredire i passanti, il quale però non aveva riconosciuto chi stava attaccando, tanto che bastò poco per liberarsene. Il giorno dopo il maestro, il quale era capo dell’omonimo territorio, radunò gli uomini del villaggio, i quali gli dissero che un tale Kinjo Jiro era impossibilitato a presentarsi poiché era bloccato a letto. Il maestro insisté per vederlo e mandò a prenderlo con la sua portantina e, non appena questi si trascinò fuori con la testa fasciata, Asato gli fece una bella ramanzina e gli disse di considerarsi fortunato, perché all’ubriaco che si era fracassato i pugni cercando di attaccare Itosu era andata anche peggio. In quel momento il ragazzo capì chi aveva attaccato la notte precedente.

Era risaputa la sua fraterna amicizia con Itosu, come già detto in precedenza, e numerose storie testimoniano il loro legame, senza dimenticare che fu Asato stesso a procurare a Itosu un lavoro alla corte reale di Shuri. Dai loro “duelli” nel braccio di ferro okinawense eseguito con i polsi (kakie), in cui Asato nonostante i suoi sforzi non riusciva a battere Itosu data la sua forza (il quale ribatteva amichevolmente che difficilmente sarebbe riuscito a colpirlo, data l’incredibile padronanza di Asato nello schivare i colpi), a quando, dopo aver bevuto, decisero di andare a trovare un loro amico ma, trovando il cancello chiuso, Itosu lo aprì tirando un pugno nella parete di legno di 18 cm alla quale fece un buco perfetto, così da poter sganciare la sbarra di apertura del cancello. Una volta furono aggrediti da un gruppo di una ventina di giovani e, rifugiatisi in una casa per difendersi meglio, adottarono diverse strategie... Asato, infatti, uscì dalla finestra per prenderli alle spalle, e così si spartirono gli attaccanti su ambo i lati dell’abitazione, sconfiggendoli tutti. Questa storia fa capire come i due maestri applicassero strategie differenti pur praticando la stessa arte, poiché in accordo alla sua filosofia di considerare mani e piedi come spade, Asato fece meno vittime di Itosu, ma lesionando più gravemente i suoi avversari; Itosu invece, che era rinomato per il suo pugno micidiale e la sua corporatura addestrata a ricevere ogni tipo di colpo, puntò più a tramortire gli avversari. Molte di questi fatti sono descritti in vari libri e articoli, ma il documento più interessante è senza dubbio quello scritto dall’allievo più anziano di Itosu, Kentsu Yabu. Quest’ultimo scrisse infatti nel 1915 una serie di articoli per il Ryukyu Shinpo, intitolata Itosu buyuden (cioè: Racconti eroici su Itosu), dove descriveva la vita e le abilità di Itosu, la sua amicizia con Asato, e come il primo fosse ammirato e rispettato dalla comunità marziale (in pieno contrasto quindi con quanto dichiarano in malafede alcuni personaggi odierni). In questa serie di articoli Yabu racconta fatti relativi ad Itosu in cui è spesso presente anche Asato, ulteriore prova dell’amicizia tra i due maestri. Tra quelli meno noti al pubblico possiamo citare sia l’incontro tra Asato, Itosu e il maestro Yabiku, già maestro di Sokon Matsumura; sia il fatto che Asato e Itosu fossero parte di un gruppo di studio di “karateka” di Shuri e Tomari, e che grazie a ciò Asato poté constatare personalmente che il Naihanchi di Itosu era il migliore in assoluto!

Come scriverà poi anche Funakoshi, Yabu racconta come Asato utilizzasse la stessa strategia di combattimento di Matsumura, grazie anche alle sue caratteristiche fisiche (alto, snello e muscoloso) analoghe a quelle del maestro Matsumura, mentre Itosu era di corporatura più robusta e più basso. L’unico studente di Asato di cui si abbia notizia certa è Gichin Funakoshi, anche se non è noto per quanto tempo questi studiò con Asato (probabilmente sia prima che dopo la permanenza di Asato a Tokyo), e neppure è possibile sapere con precisione cosa abbia imparato da lui (anche se alcuni ricercatori sostengono che abbia avuto un notevole influsso sul suo kata preferito, Kusanku). Sappiamo però che ottenne gli insegnamenti grazie all’amicizia con il figlio del maestro, con il quale andava a scuola. Funakoshi divenne quindi allievo di Asato, al cui figlio avrebbe poi dovuto trasmettere gli insegnamenti. Alcune fonti citano come altri possibili studenti Chojo Oshiro; Kori Hisataka (il quale avrebbe imparato la sua peculiare versione di Niseishi, influenzata dall’arte della spada); Choki Motobu, secondo quanto riporta Hiroyoshi Oya nel suo libro del 1955 (cosa senza dubbio probabile, i Motobu erano la seconda famiglia più influente dell’isola, e avevano a disposizione i migliori maestri per istruire i propri figli); e Kanken Toyama. Anche la famiglia Uema preserva tutt’ora qualche suo insegnamento, in particolare il kata Asato no Passai, il quale si presenta come una sorta di via di mezzo tra il Tomari Passai e il Tawada no Passai (sono in corso ulteriori ricerche su questa particolare versione, necessarie per capire come sia arrivata a Joky Uema). Il maestro Asato morì nel 1906 a Okinawa. Non si hanno molte notizie del figlio di Asato, Anri, anche se Funakoshi ci dice nei suoi ricordi che avrebbe in prevalenza studiato con Itosu come voleva la tradizione (e cioè che il padre non insegnasse direttamente al figlio). Il figlio di Anri Asato, Yoriyuki Yoshizato (1906-1976. Yoshizato è la pronuncia giapponese di Asato), divenne a sua volta un insegnante di Karate in Giappone (dojo Shobukan), nonché amico di Gichin Funakoshi. La sua scuola è ancora oggi attiva, diretta da sua figlia e dal genero, il quale ha assunto il cognome Yoshizato per preservarlo (ricorrendo alla tradizione giapponese dell’adozione da adulti). Dai contatti preliminari che abbiamo preso emerge il curriculum dei kata che vengono tutt’ora tramandati ossia: Naihanchi, Pinan (1-2-3-4-5), Passai, Niseishi, Seisan, Unryu. Viene inoltre conservata una peculiare versione di famiglia del Tomari Passai, oltre alla pratica del Kobudo, tuttavia questi argomenti sono tutt’ora in fase di studio, e verranno in seguito  rilasciate ulteriori informazioni in merito. 

Per maggiori informazioni potete leggere:

"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)