NAIHANCHI DI KYAN E FUNAKOSHI: NUOVE RIVELAZIONI

Articolo a cura di Emanuel Giordano

PREMESSA
Il kata Naihanchi è il kata fondamentale dello Shorin-ryu, nonché uno dei tre kata principali. Sebbene alcuni tendano ad affermare che Tode Sakugawa praticasse questo kata, le fonti scritte ci permettono di risalire solo fino a Sokon Matsumura sensei, oltre vi è il mondo della tradizione orale, del folklore e della leggenda (tra le fonti scritte troviamo Yabu e Motobu, rispettivamente in Itosu no buyuden e nell’intervista del 1936, entrambe riportate in versione integrale ed in italiano nel libro “Karate no buyuden – la storia eroica del Karate”). Questo kata fu il cavallo di battaglia di due grandi maestri, Itosu e Motobu, i quali ne sondarono a fondo ogni dettaglio. Secondo Yabu sensei, nel sopra citato articolo, Anko Asato decantava il Naihanchi di Itosu sensei, sottolineando come la sua fosse ritenuta la migliore interpretazione di questo kata tra gli esperti di Shuri e Tomari. Per quanto riguarda Motobu sensei, l’abbondante documentazione disponibile ci permette di comprendere al meglio quanto fosse importante per lui questo kata, del quale era un esperto indiscusso! Sebbene egli non amasse la posizione  usata da Itosu, poiché solo propedeutica al kata e non utilizzabile in combattimento, egli ne adottò comunque una simile, in contrasto con la posizione originale di questo kata: lo shiko-dachi. Quest’ultima posizione era quella utilizzata in origine, e fu preservata da Yabu sensei e da alcuni suoi allievi, come Kanken Toyama (vedi foto sotto e il video di Yabiku Motoku, altro allievo di Yabu). Inoltre, anche nella scuola Bugeikan vengono eseguiti alcuni Naihanchi in questa posizione, tra cui il Tachimura no Naihanchi e l’ Higa no Naihanchi. Una posizione simile ma leggermente più stretta è invece quella tramandata nel lignaggio di Kodatsu Iha.
 
 
Non sappiamo se Itosu inizialmente insegnasse il kata usando lo shiko-dachi, o se Yabu apprese questa versione direttamente da Matsumura sensei, ma è invece evidente che Itosu insegnò per un periodo la posizione con i piedi paralleli, come mostra la foto di Motobu, e come tramandò anche Chomo Hanashiro (vedi l’Hanashiro no Naihanchi tramandato dalla Bugeikan e da Oyata sensei, sebbene quest’ultimo poi modificò successivamente in shiko-dachi).    
 
 
Tuttavia, la posizione finale utilizzata da Itosu è quella ancora oggi praticata dalla maggiorparte dei praticanti Shorin-ryu, cioè quella con le punte dei piedi rivolte all’interno. Questa posizione fu sicuramente tramandata a Chibana sensei e Funakoshi sensei (vedi foto sotto), ed è verosimile che sia stata appresa anche da altri allievi più giovani come Anbun Tokuda, Shinpan Gusukuma e Kenwa Mabuni. Tuttavia per quanto riguarda Tokuda sensei il condizionale è d’obbligo, inquanto egli lavorò a stretto contatto con Yabu sensei allo Shihan Chugakko, e tramandò altri kata nella versione di Yabu, come ad esempio il Gojushiho.
 
Quindi ricapitolando: in origine il kata veniva eseguito in shiko-dachi, poi Itosu introdusse la posizione con i piedi paralleli, successivamente girò ancor più internamente i piedi ottenendo così l’attuale naihanchi-dachi, ed infine la tecnica iniziale fu cambiata da haisho (vedi es. foto di Yabu) in haito (tecnica con il palmo della mano rivolto in alto).
 
[AGGIORNAMENTO DEL 28/03/2021
Secondo Lee Richards sensei, Oyata sensei insegnava il Naihanchi con i piedi non completamente paralleli (talloni in fuori di circa 1 grado, quindi molto meno di Chibana, ma comunque non completamente paralleli).]
 
CHOTOKU KYAN
Kyan sensei è una delle figure più sfruttate del Karate, specialmente dagli occidentali che vantano un lignaggio con il cosiddetto “Tomari-te” (per approfondire: Original References on Tomari-te di A. Quast; Facciamo chiarezza sul Tomari-te di E. Giordano; Sfatiamo alcuni miti moderni sul Tomari-te di M. Vignola), sebbene Kyan chiamasse la sua scuola Shuri-ryu secondo il suo allievo Shozen Sunabe. Le varie fonti, nonché la sua testimonianza diretta (Karate no omoide, 7 maggio 1942 Okinawa Shinpo) concordano sul fatto che uno dei suoi insegnanti più importanti fu senza ombra di dubbio il padre Chofu Kyan, il quale aveva studiato con Matsumura sensei per due anni. Kyan incontrò anche Matsumura sensei, il quale gli corresse il Seisan appreso dal padre e gli insegnò il Gojushiho. Kyan scrisse che Matsumura aveva ottant’anni all’epoca, ma il suo allievo Hiroshi Irei spiega che ne aveva in realtà settantasette, e che Kyan doveva essersi confuso (Okinawan Karate, a man called Chanmie). Kyan studiò poi con Oyadomari sensei, Matsumora sensei e Maeda Peichin, apprese il kata Chatan Yara no Kusanku da un erede di Chatan Yara, ed un kata di bo dal custode dell’isola dove visse in esilio Tokumine Peichin. Alcune fonti tuttavia, tra cui il suo allievo Shoshin Nagamine, citano anche Itosu sensei tra i suoi insegnanti. 
 
Sebbene non tutti concordino su questo punto, ci sono numerose fonti che provano che Kyan trasmise il kata Naihanchi. Tra di esse abbiamo la testimonianza di Shozen Sunabe, un suo allievo diretto (The Story of Shozen Sunabe di Charles C. Goodin. Un estratto dell’articolo è disponibile qui); vi è poi la testimonianza della famiglia Kudaka/Hisataka, la quale afferma che Kori Hisataka apprese il Naihanchi proprio dal suo maestro, Chotoku Kyan; la testimonianza di Kazu Taira, il quale aveva studiato con Kyan sensei tra il 1941 e il 1943 all’Istituto agrario di Kadena (intervista effettuata da Advincula sensei  il 29 agosto 1997); nonché ovviamente la testimonianza di altri due suoi allievi diretti: Joen Nakazato e Tatsu Shimabukuro (Advincula sensei). Per quanto riguarda Nakazato sensei, egli inserì il Naihanchi tra i kata appresi da Kyan sensei sia nell’elenco dei kata che si trova nel suo dojo (Kyudokan, da non confondersi con l’omonimo dojo di Yuchoku Higa sensei), sia nel libro che pubblicò nel 1988 (Kyudo). Il fatto che Kyan insegnò il Naihanchi a Nakazato è ulteriormente confermato da un’intervista a Masanobu Sakugawa, un suo allievo, pubblicata sul Ryukyu Shimpo il 10 settembre 2018. Nakazato indicò sia nel suddetto libro, sia nell’elenco dei kata disponibile presso il suo dojo, che Kyan apprese il kata da Sokon Matsumura sensei, sebbene questo non risulti da nessuna delle fonti più antiche. Inoltre, Nakazato sensei usò la dicitura Naifanchi (ナイファンチ), invece che la più comune Naihanchi (ナイハンチ).
 
Tuttavia, come si evince dalla foto del libro Kyudo, si tratta del Naihanchi di Itosu. I tratti caratteristici sono ovviamente la posizione dei piedi e l’uso dell’haito invece che l’haisho. Alcuni hanno quindi obiettato affermando che quello non è il kata trasmesso nel dojo, ma un kata usato solo per il libro. Questo però si scontra con quattro elementi molto solidi: 1- non sono state emesse prove a supporto delle parole; 2- come si evince dalle foto sotto, la stessa versione del kata è presente nei video interni ufficiali della scuola; 3- tolte leggerissime differenze, il kata è lo stesso che eseguiva Tatsuo Shimabukuro (che come abbiamo visto sopra, lo aveva appreso da Kyan. Video); 4- Kyan parla del suo incontro con Matsumura, dove come abbiamo già detto cita solo il kata Gojushiho, ma non Naihanchi o altro. Ammesso e non concesso che ad oggi si insegnino due versioni nello Shorinji-ryu portato avanti dagli allievi di Nakazato sensei, non ci sono comunque prove che lo si facesse anche prima.
 
 
Bisogna sottolineare che alcune persone hanno contestato il fatto che Nakazato abbia appreso il kata da Kyan, dicendo che in realtà lo avrebbe preso da altre fonti, ma questo non solo non coincide con quanto da lui e dai suoi allievi dichiarato, ma la tesi di Nakazato sensei è supportata dal fatto che, come già detto, anche Tatsuo Shimabukuro sensei trasmise lo stesso kata, dichiarando anche lui di averlo appreso da Kyan (vedi sopra). 
 
Da chi apprese quindi questo kata Chotoku Kyan sensei? Le possibili risposte sono due: 1- potrebbe averlo appreso da Itosu; 2- potrebbe averlo appreso da alcuni allievi di Itosu, nella fattispecie Anbun Tokuda e Shinpan Gusukuma. É infatti stato più volte dimostrato che Kyan frequentasse questi due maestri.
 
 
Inoltre, secondo l’intervista effettuata a Seikichi Iha effettuata da Chris Willson and James Pankiewicz, Kyan era solito frequentare circa una volta la settimana il dojo di Shinpan Gusukuma sensei per studiare assieme il Karate.
 
[AGGIORNAMENTO DEL 28/03/2021
Le seguenti informazioni vengono riportate per dovere di cronaca. L'autore precisa però che si tratta di informazioni fornite da terze parti. Secondo Dan Smith sensei (Seibukan Shorin-ryu) Joen Nakazato sensei aggiunse il Naihanchi successivamente, poiché nel 1969 non lo praticava. Secondo Neal Simpson sensei (Isshin-ryu), Nakazato sensei disse a Jeff Perkins sensei di aver appreso il Naihanchi da Chozo Nakama sensei. Sempre Neal Simpson sensei dice che prima di apprenderlo da Nakama, Nakazato lo apprese anche da un allievo di Hoan Soken sensei.]
 
GICHIN FUNAKOSHI
Funakoshi sensei studiò con diversi insegnanti, e sebbene il suo principale maestro fu il nobile Anko Asato, egli studiò anche con Itosu, Arakaki, Higaonna, Kyuna, Taitei Kojo (per soli 3 mesi) e Matsumura. É inoltre plausibile che abbia avuto dei contatti con Kodatsu Iha mentre lavorava come insegnante a Tomari, poiché i suoi Seisan e Wanshu sono molto simili a quelli che Nagamine apprese dallo stesso Iha (tesi avanzata anche da Hiroshi Kinjo sensei). Tuttavia, i kata che insegnò in Giappone “continentale” corrispondono grossomodo ai kata che Itosu, Yabu e Hanashiro insegnavano nelle scuole di Okinawa, con l’esclusione del Gojushiho e con l’aggiunta, invece, del Seisan e del Wanshu. 
 
Per quanto concerne il suo Naihanchi, per lungo tempo ci si è basati su ciò che appare in Rentan Goshin Tode-jutsu (1925), cioè un kata eseguito con i piedi paralleli, sebbene in alcune foto appaia un leggerissimo accenno di shiko-dachi. Tuttavia, un esame più approfondito del suo primo libro, oggi molto raro, Ryukyu Kenpo Tode (1922), mostra come Funakoshi sensei all’inizio insegnasse il naihanchi-dachi di Itosu, quello adottato anche da Chibana sensei e da altri allievi. Difatti, come detto all’inizio dell’articolo, guardando il dettaglio della posizione dei piedi, è chiaramente indicato come le punte fossero rivolte all’interno. Da ciò si può quindi dedurre che Funakoshi apportò già delle modifiche tra il suo arrivo a Tokyo (1921) e il 1925, come mostrerò anche in un altro articolo futuro. 
 
Però le modifiche non si fermarono lì. Difatti, in Karate-do Kyohan (1935) viene mostrato un kata ancora differente. La posizione, infatti, variò da quella con i piedi paralleli, ad uno shiko-dachi in stile Yabu sensei, chiamato da Funakoshi kiba-dachi. Perché questo ulteriore cambiamento, e da chi apprese questa versione? Possono essere elaborate due teorie, sebbene l’autore propenda di più per la seconda: 1- Funakoshi rispolverò una vecchia versione del kata imparata, forse, da Asato sensei o da altri; 2- Funakoshi importò questa versione da Kanken Toyama, allievo di Itosu e Yabu, giunto nel Giappone “continentale” nel 1930. A supporto di questa tesi vi è il fatto che i due nei primi anni probabilmente collaborarono, tant’è che uno dei due Gojushiho dell’attuale stile Shotokan fu importato proprio da Toyama sensei (l’altro fu importato da Mabuni sensei). Perché vennero importati il Gojushiho e il Naihanchi di Toyama? Probabilmente poiché si trattava di quelli insegnati da Yabu sensei ad Okinawa, e quindi di due versioni “antiche” di questi kata. 
 
 
Il kata fu ulteriormente modificato poi dai suoi allievi e da suo figlio, i quali adottarono l’attuale kiba-dachi, posizione ancor più ampia e bassa dello shiko-dachi Shorin-ryu (quello Goju-ryu è più largo e basso), ma con i piedi paralleli. Questa posizione si trova, infatti, nei Tekki JKS (Shotokai) e nei Tekki JKA (Shotokan), mentre nel Funakoshi Shorin-ryu di Shinken Taira, fu mantenuto il naihanchi-dachi del 1922. In conclusione, Funakoshi sensei cambiò tre posizioni al kata nell’arco di 13 anni. 
 
[AGGIORNAMENTO DEL 28/03/2021
In Ryukyu Kenpo Tode (1922) compaiono anche alcuni disegni di Naihanchi nidan e sandan nei quali, invece che naihanchi-dachi, compare shiko-dachi. Inoltre, anche la descrizione indica l'uso di tale posizione, sebbene sia indicata con il nome hachiji-dachi 八字立
 
Si ringrazia Manuel Vignola per la collaborazione.
 
Per maggiori informazioni potete leggere:
"Karate no buyuden - la storia eroica del Karate" (clicca qui)
 
"Karate Shorin-ryu: kata parte 2" (clicca qui)

 
"Karate Shorin-ryu: kata" (clicca qui)
 

"Karate Shorin-ryu: L'eredità delle guardie del re di Okinawa" (clicca qui)

"Storie di Okinawa: spiriti, magia e leggende dell'isola giapponese" (clicca qui)

"La leggenda dei maestri di Karate di Okinawa. Biografie, curiosità e misteri"  (clicca qui)

"Manuale del Karate e del Kobudo di Okinawa" (gratis qui)