WANSHU: TRA INVIATI CINESI E RONDINI
Articolo a cura di Manuel Vignola e Emanuel Giordano
Il kata conosciuto nella scuola Shotokan con il nome di Enpi (Volo di rondine) gode di una certa fama, come forma di particolare bellezza e leggiadria, nonché di perizia atletica per il caratteristico salto finale. Il nome scelto da Gichin Funakoshi per rappresentarlo simboleggia la discontinuità, appunto, del volo della rondine, dato il ritmo particolare del kata, discontinuo e con alternanza di tecniche rapide a tecniche eseguite in modo più lento. Vediamo di cercare di dare qualche informazione in più sull’antenato okinawense del kata Enpi, il Wanshu o Wansu.
Sapposhi Wang Ji, Gichin Funakoshi e Shoshin Nagamine in Wanshu
Un articolo del ricercatore Andreas Quast può offrirci una lettura differente rispetto a quanto si è creduto sinora, ossia che il nome Wanshu sia derivato da un nome proprio, come si vedrà in seguito. Spulciando l’opera giapponese Tsuko Ichiran (Sondaggio sulle relazioni estere) del 1853 sulle relazioni estere dell’Impero Giapponese, nella parte dedicata al Regno delle Ryukyu, vi si leggono i vari gradi della società del Regno, e si può vedere che la vecchia pronuncia okinawense per “principe”, Oji, può essere letta alternativamente come Wanshu, per cui il nome del kata potrebbe, il condizionale è d’obbligo in attesa di ulteriori delucidazioni, indicare semplicemente “principe”. Contando che questa forma proviene dal Tumai-di (Tomari-te, l’arte che era praticata a Tomari. Wanshu, Wankan e Rohai erano i tre kata tipici ed esclusivi di quest’area di Okinawa), questo particolare suona strano, poiché la famiglia reale risiedeva stabilmente a Shuri, la capitale del regno.
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- Le scuole originatesi da Chotoku Kyan trasmettono il kata Wanshu nella sua forma corta, conosciuta in alcune linee come Wanshu Sho, che Kyan imparò dal Maestro di Tomari Maeda Peichin, il quale a sua volta studiò con Kosaku Matsumora di Tomari; tutte le linee originatesi da Chotoku Kyan praticano questo kata (Seibukan di Zenryo Shimabukuro, Shorinjiryu di Joen Nakazato, Chito-ryu di Tsuyoshi Chitose,la scuola di Bunei Okuhara, Shorinji-ryu Kenkokan di Kori Hisataka, ecc);
- La scuola Isshin-ryu di Tatsuo Shimabukuro ha ereditato il Wanshu di Kyan, modificato e allungato da Tatsuo;
- Nel Matsumura Seito di Fusei Kise viene praticato il Wanshu che Kise apprese dai contatti con la famiglia Shimabukuro, adattato ai principi dello stile di Soken;
- Il Gohakukai di Iken Tokashiki ha ereditato due forme di Wanshu da Seyu Nakasone (allievo di Kodatsu Iha), il Wanshu Dai, la forma lunga, trasmessa da Kishin Teruya a Kosaku Matsumora, a Kodatsu Iha e Ginin Maeda sino ad arrivare a Nakasone appunto, e il Wanshu Sho, trasmesso da Eiro Oyadomari (1878-1926) a Ryozen Heianzan (1901-2000) giungendo infine nella scuola;
- Nel Matsubayashi-ryu di Shoshin Nagamine (e nelle scuole derivate o influenzate da questo stile, tra cui anche la linea di Shito-ryu di Teruo Hayashi) viene praticato il Tomari Wanshu appreso da Kodatsu Iha, allievo di Kosaku Matsumora;
- La scuola Shoreijikan fondata in Brasile dal Prof. Camara, allievo di Moritoshi Nakaema, ha ereditato la tradizione marziale della famiglia Nakaema, derivata dagli insegnamenti dei fratelli Oyadomari, tra cui il kata Wanshu;
- Lo Shito-ryu di Kenwa Mabuni (e le successive scuole da esso originatesi es. Itosu kai di Ryusho Sakagami, le scuole dei figli di Mabuni Kenei e Kenzo, Shukokai di Chojiro Tani, ecc) ha ereditato Itosu no Wanshu, la forma modificata da Anko Itosu.
- Nel Wado-ryu di Hironori Otsuka, allievo in primis di Gichin Funakoshi ma anche di Mabuni, si pratica il Wanshu di Funakoshi, così come nel Jinen Shindo-ryu di Yasuhiro Konishi;
- La scuola Shudokan di Kanken Toyama trasmette Wanshu, la versione tipica di Kyan;
- La scuola Shubukan di Joki Uema trasmette tre versioni, il Wanshu (di Chotoku Kyan), il Tomari no Wanshu (simile a quello di Shoshin Nagamine) e Itosu no Wanshu (simile alla versione Shito-ryu), le varie versioni derivano dai vari Maestri di Joki, tra cui troviamo Chotoku Kyan e Taro Shimabukuro, allievo di Kodatsu Iha, che gli avrebbe trasmesso appunto i kata Wanshu e Wankan;
- Le scuole derivate da Funakoshi trasmettono il Wanshu insegnato a Funakoshi da Kodatsu Iha (di cui fu allievo. Sebbene non ci siano prove scritte in merito, Iha è l’unico tra i suoi maestri che avrebbe potuto trasmettere tale versione del kata a Funakoshi). Sostanzialmente si tratta di una versione simile a quella di Shoshin Nagamine, e non l’Itosu no Wanshu. Il kata, conosciuto a partire dagli anni ’40 con il nome di Enpi, è caratteristico degli stili Shotokan e Shotokai (e derivati), ma anche del Funakoshi Shorin-ryu, introdotto ad Okinawa da Shinken Taira e, successivamente, da Eisuke Akamine;
- Sebbene Chosin Chibana non abbia trasmesso il kata Wanshu (così come altri allievi fedeli di Itsou vedasi Anbun Tokuda, Shinpan Gusukuma, Kentsu Yabu e Chomo Hanashiro), in quanto Itosu in tarda età si concentrò prettamente sui kata più tipici dello Shuri-te aggiornati in base alla propria esperienza, e perciò non compaia nel curriculum dello stile “Kobayashi”, per un periodo intorno gli anni ’50 uno dei suoi allievi nonché erede, Katsuya Miyahira della scuola Shidokan, lo insegnò. Tuttavia al giorno d’oggi questo kata non è più praticato nello Shidokan Shorin-ryu.
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